Avevo sentito parlare di questa mistica conversione dell’ex fido di Emilio Fido Fede, tuttavia, non mi ero mai interessato alla cosa, evidentemente avevo meglio da fare. E non ci voleva molto.
Poi a un tratto sono incappato in un paio di apparizioni televisive questo mese, in cui Paolo Brosio parlava della sua scoperta della fede, del suo attaccamento a Medjugorje a seguito del baratro di droghe e sesso che il giornalista aveva vissuto dopo la rottura con la sua consorte cubana.
Così ho scoperto che Paolo Brosio ha scritto un libro, “A un passo dal baratro” (con i ricavati devoluti a giuste cause) in cui raccontava questa storia di perdizione e salvezza, e che tale libro ha avuto ottimi riscontri in classifica. Adesso, tra un pellegrinaggio e l’altro, Paolo racconta in dibattiti e incontri in tv la sua storia di commovente religiosità. Tutto ciò quando non si interessa agli incassi del Twiga, locale superlusso della Versilia di cui è proprietario insieme a Briatore, Lippi, Santanché (uno squadrone).
Poi, sempre per caso, sono incappato nel sito di Lele Mora e ho scoperto che Paolo Brosio ha come agente proprio il plurievasore, pluriprocessato, il fascista Lele Mora; si trova infatti sotto l’egida della sua agenzia da poco fallita. E allora mi sono chiesto: “Ma uno che ha deciso di dedicare la propria vita alla Madonna, che ci fa con un agente?”e poi”se proprio ti serve un agente, proprio il più farabutto ti dovevi scegliere?” Forse cercherà di redimerlo.
Paolino ha detto in tv che prega per coloro che con credono nella sua conversione. E’ bello sapere che qualcuno preghi per me.