I dipendenti di Samsung in Corea del Sud sono pronti a incrociare di nuovo le braccia dopo la recente mobilitazione del mese scorso, la prima nella storia dell’azienda.
Samsung, nuovo sciopero dei dipendenti del colosso
Il principale sindacato di Samsung, il National Samsung Electronics Union (NSEU), ha annunciato uno sciopero generale per migliorare le condizioni di lavoro.
Il leader sindacale, Son Woo-mok, ha dichiarato che l’interruzione del lavoro avverrà dall’8 al 10 luglio, in coincidenza con l’evento Unpacked 2024, durante il quale l’azienda lancerà nuovi prodotti.
L’NSEU, che conta circa 28mila membri, un quinto del personale di Samsung, chiede un giorno in più di ferie annuali, un sistema di bonus più trasparente e un aumento degli stipendi del 6,5% rispetto al 5,1% proposto dall’azienda. Se le richieste non verranno soddisfatte, il sindacato non esclude uno sciopero a tempo indeterminato. Gli analisti affermano che l’impatto dello sciopero, che potrebbe fermare le attività negli impianti di produzione, dipenderà dal numero dei partecipanti. Nonostante gran parte della produzione sia automatizzata, i macchinari richiedono personale qualificato.
Samsung, previsto ancora uno sciopero dei dipendenti
“La produzione dei chip non può continuare con lavoratori sostitutivi,” afferma Kim Yang-Paeng, ricercatore del Korea Institute of Industrial Economics and Trade, “a causa delle competenze specifiche necessarie.”
Samsung è un leader mondiale nella produzione di chip di memoria, producendo una vasta gamma di componenti come RAM, memorie NAND flash, chiavette USB, schede SD e processori Exynos. Nonostante la sua capacità produttiva, l’azienda affronta sfide legate alla volatilità del mercato, fluttuazioni della domanda e concorrenza crescente. Alla fine dello scorso anno, Samsung deteneva una quota di mercato del 7,5%, ma è stata superata da Intel.