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Un giorno di festa per Salvini
Il giorno dopo l’assoluzione nel caso Open Arms, Matteo Salvini ha scelto di parlare in pubblico, approfittando dell’occasione per esprimere la sua soddisfazione e lanciare frecciatine alle opposizioni. In una piazza gremita a Roma, il vicepremier ha dichiarato che la sentenza dei giudici di Palermo rappresenta un riconoscimento del suo operato, sottolineando che la sua politica di contrasto all’immigrazione clandestina è sia legittima che necessaria. “Ieri le Ong avevano i musi lunghi, oggi andranno a festeggiare con Soros”, ha affermato, evidenziando il suo disprezzo per le organizzazioni non governative che operano nel Mediterraneo.
Riflessioni sul passato e sul futuro
Salvini ha anche riflettuto sul suo passato al Viminale, esprimendo nostalgia per il periodo in cui ha ricoperto il ruolo di ministro dell’Interno. “Il Viminale è una macchina eccezionale”, ha dichiarato, rivendicando con orgoglio le sue scelte politiche. Nonostante il suo attuale ruolo, ha lasciato intendere che un ritorno al ministero non è da escludere, affermando: “Sto bene dove sto, ma per ora…”. Questa affermazione ha suscitato interrogativi tra i giornalisti e i suoi sostenitori, che si chiedono se ci siano piani futuri per un suo ritorno alla guida del ministero.
Attacchi alle opposizioni e sostegno inaspettato
Durante il suo intervento, Salvini non ha risparmiato critiche al leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, definendolo “lo smemorato” e affermando di non essere interessato a lui. Ha anche ricevuto messaggi di congratulazioni da vari esponenti politici, inclusi alcuni della sinistra, e ha menzionato il sostegno di figure internazionali come Elon Musk e Marine Le Pen. “Un conto è la battaglia politica, un conto è volere il male degli altri”, ha sottolineato, evidenziando la differenza tra le sue posizioni e quelle delle opposizioni. Salvini ha concluso il suo intervento ringraziando i suoi sostenitori e promettendo di rispondere a tutti i messaggi ricevuti dopo la sua assoluzione.