Roma, 18 dic. (Adnkronos) – "Il diritto di sciopero è uno strumento fondamentale di libertà e giustizia, garantito dalle nostre Costituzioni e dai nostri trattati europei. Oggi, però, questo diritto è sotto attacco. In Italia, negli ultimi due anni, l’attuale governo, con il ministro Salvini in prima linea, sta cercando di limitarlo con argomentazioni che ne stravolgono il significato. Si sostiene che lo sciopero violi i diritti fondamentali, ma questo è falso: gli scioperi recenti non hanno mai leso tali diritti. Eppure, vengono criminalizzati. Questo è inaccettabile". Così in una nota Pasquale Tridico, capodelegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo.
"Lo sciopero non è solo uno strumento di lotta, ma rappresenta anche un elemento cruciale per rafforzare la contrattazione collettiva – aggiunge -. La scorsa legislatura in Europa ha segnato un passo importante con l’introduzione del salario minimo, sia attraverso la contrattazione collettiva che attraverso misure legali. Ma il governo italiano non ha ancora recepito la direttiva sul salario minimo, sostenendo che i lavoratori siano coperti dalla contrattazione collettiva. Tuttavia la contrattazione in molti settori è inefficace e non garantisce aumenti salariali. Per garantire una protezione reale dei lavoratori e rafforzare la contrattazione è necessario introdurre un salario minimo legale e stabilire criteri chiari di rappresentanza sindacale. Solo così sarà possibile contrastare fenomeni dannosi come il dumping salariale e i contratti pirata, che erodono i diritti e le tutele dei lavoratori".
"Tutelare il diritto di sciopero e valorizzare la contrattazione collettiva significa rafforzare i pilastri stessi della democrazia e della giustizia sociale, ascoltando le voci di chi si batte contro le disuguaglianze e le ingiustizie. Noi dobbiamo essere al fianco e all’altezza di chi si nutre di questa speranza", conclude Tridico.