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Sabbia del Sahara in arrivo: dove arriverà e cosa aspettarsi

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Dove arriverà la sabbia del Sahara? Polvere desertica, cieli giallastri e piogge sporche in arrivo. Quali le regioni più colpite e gli impatti sul meteo nei prossimi giorni.

Sta tornando. Ancora una volta. La sabbia del Sahara è in arrivo ed è pronta a tingere di giallo i cieli d’Italia. Vediamo dove e quando.

Sabbia del Sahara in arrivo: dove colpirà e quali effetti avrà sul meteo

Le previsioni meteo parlano chiaro: una grande nube di polvere desertica si sta avvicinando e, complice l’arrivo di una perturbazione atlantica, il mix si farà sentire. Piogge sporche, cieli velati, quell’aria carica di un’atmosfera da sembrare quasi apocalittica. La sabbia del Sahara, trasportata dai venti in quota, attraverserà il Mediterraneo per poi posarsi—letteralmente—su strade, balconi, auto, ovunque.

Secondo ilmeteo.it, il picco è atteso tra venerdì 21 e domenica 23 marzo. Saranno queste le giornate più critiche, con il Nord-Ovest nel mirino: Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia e Liguria le più esposte, insieme alla Toscana. Qui, le piogge previste—anche intense—faranno cadere al suolo il pulviscolo. E lo spettacolo sarà evidente: macchie arancioni su parabrezza, pozze d’acqua color ruggine, un velo di sabbia ovunque.

Sabbia del Sahara in arrivo: quali possono essere i rischi per la salute?

Ma non è solo una questione di sporco. C’è anche il fascino, quello strano effetto ottico che trasforma il cielo. Il tramonto si farà più cupo, quasi surreale. Toni giallastri, sfumature rossastre. La luce che filtra attraverso la sabbia sospesa e crea quell’atmosfera da tempesta nel deserto. Uno scenario che non capita spesso, ma che quando succede… si fa notare.

E poi, la solita domanda: fa male? Per chi soffre di problemi respiratori, il pulviscolo non è certo un toccasana. Le particelle in sospensione possono irritare le vie respiratorie, peggiorando allergie e disturbi asmatici. Un motivo in più per restare informati e, se serve, prendere qualche precauzione.

L’ennesimo episodio di sabbia sahariana in Italia. Un fenomeno che ormai si ripete, sempre più spesso. Colpa dei cambiamenti climatici? Del riscaldamento globale? Difficile dirlo con certezza. Ma una cosa è sicura: domani, alzando gli occhi al cielo, ci accorgeremo che qualcosa è cambiato.