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Ryanair contro l'aumento della tassa passeggeri: "Decisione miope del governo"

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L'aumento avrà "gravi conseguenze per la connettività, il turismo e i posti di lavoro" affermano da Ryanair

Ryanair è contraria alla decisione del governo di aumentare la tassa passeggeri dall’1 aprile 2025, definendola “miope e regressiva”, soprattutto in vista del Giubileo a Roma.

L’opposizione di Ryanair

Afferma il gruppo aereo irlandese: “Questo aumento della tassazione costringerà le compagnie aeree, come Ryanair, a rivedere i propri piani per l’Italia nel 2025, con gravi conseguenze per la connettività, il turismo e i posti di lavoro, in particolare a Roma dove è necessaria una maggiore connettività aerea per sostenere il turismo in entrata nell’Anno Giubilare”.

Continua l’amministratore delegato della compagnia Eddie Wilson: “Ryanair invita il Governo a revocare immediatamente questa miope e regressiva decisione di aumentare le tasse sui passeggeri”.

L’aumento della tassa passeggeri

L’aumento della tassa passeggeri è stato previsto da un emendamento in Manovra economica 2025. Si tratta di un aumento di 50 centesimi per i voli extra Ue dagli aeroporti italiani più grandi e dovrebbe entrare in vigore con l’orario estivo, quindi dal 1 aprile 2025. A essere interessati saranno i passeggeri degli aeroporti di Fiumicino, Malpensa, Bergamo, Napoli, Venezia e Catania, ovvero quelli che hanno oltre 10 milioni di passeggeri annui. Linate e Bologna potrebbero essere inseriti se supereranno tale soglia entro quest’anno.