Era la sera del 22 marzo, quando una sparatoria avvenuta nella sala da concerto Crocus City Hall a Krasnogorsk tolse la vita a più di un centinaio di persone. Nelle ore successive, l’Isis K aveva dichiarato le proprie responsabilità in merito a quello che si era rivelato un vero attacco terroristico.
Putin sull’attentato a Mosca: i provvedimenti della Russia
“Chi ha pianificato l’attacco di Mosca voleva seminare la discordia in un Paese multietnico e multireligioso come la Russia” – avrebbe dichiarato Vladimir Putin in una riunione con i dirigenti del ministero dell’Interno. Il presidente russo non può certo dimenticare quanto accaduto il 22 marzo nella sala da concerti Crocus City Hall e promette vendetta: “Puniremo i mandanti della strage“. Il riferimento sembra essere ancora una volta a Kiev: “Non soffermiamoci sugli esecutori materiali”.
Putin sull’attentato a Mosca: le ultime notizie
Nel frattempo, il ‘Washington Post‘ ha publicato nuovi aggiornamenti importanti sulla questione, citando alcuni dirigenti americani rimasti anonimi. Secondo le fonti del wp, l’amministrazione Usa aveva avvisato già Mosca che il Crocus City Hall era un potenziale obiettivo di un attacco terroristico all’inizio del mese di marzo. Il Cremlino aveva commentato queste notizie, trapelate anche nelle scorse settimane, spiegando però che le informazioni Usa erano state troppo generiche per rappresentare un vero monito.