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Il Presidente Vladimir Putin ha firmato un decreto che consente alla Russia di confiscare i beni statunitensi, compresi i titoli, per compensare eventuali beni russi congelati negli Stati Uniti.
Putin firma il decreto che consente il sequestro dei beni americani
Il decreto è stato pubblicato sul portale del governo giovedì. Intanto gli alti funzionari delle finanze del G7 stanno discutendo da settimane su come sfruttare al meglio i circa 300 miliardi di dollari di beni finanziari russi, come le principali valute e titoli di Stato, che sono stati congelati poco dopo l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca nel febbraio 2022. Il decreto stabilisce anche che la Federazione Russa o la banca centrale possono chiedere ad un tribunale russo di determinare se le loro proprietà siano state sequestrate in modo ingiustificato e chiedere un risarcimento.
Cosa prevede la normativa
Il decreto elenca titoli, partecipazioni in società russe, beni immobili, beni mobili e diritti di proprietà tra i beni degli Stati Uniti potenzialmente passibili di sequestro. I patrimoni di molti investitori stranieri, tra cui persone fisiche e importanti fondi di investimento statunitensi, sono detenuti in conti speciali che la Russia ha introdotto poco dopo aver attaccato Kiev ed essere stata colpita da una serie di sanzioni occidentali.
I provvedimenti di Washington
Ad aprile il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden aveva firmato la legge Rebuilding Economic Prosperity and Opportunity for Ukrainians Act. La normativa permetteva all’amministrazione di confiscare i circa 5 miliardi di dollari di beni statali russi situati negli Usa. La legge è stata inclusa in un pacchetto di aiuti per Kiev. Gli analisti ritengono tuttavia che sia improbabile che Washington decida di confiscare i beni russi senza l’accordo degli altri membri del G7 e dell’Unione Europea.