Il ministero dell’interno russo ha inserito la premier estone Kaja Kallas nella lista dei ricercati.
Non ha specificato però l’articolo del Codice penale sulla base del quale è accusata.
Le accuse ipotetiche
Nel database del ministero dell’Interno russo si legge solamente: “Kaja Kallas, ricercata in base a un articolo del Codice penale” senza che null’altro venga specificato.
La testata indipendente Mediazona sostiene che altri membri o ex membri dei governi di Lituania e Lettonia sarebbero ricercati.
L’accusa potrebbe riguardare la distruzione di monumenti nei loro Paesi dedicati alle gesta delle forze armate sovietiche nella sconfitta del nazismo.
La carriera di Kaja Kallas
La premier estone ha avuto una carriera fulminante. Nel 2010 entra nel partito del padre, nel 2011 viene eletta al parlamento nazionale e nel 2014 conquista uno dei sei seggi estoni al parlamento europeo. Quattro anni dopo rientra a Tallin e si pone alla guida dei riformatori liberali.
Nel 2019 vince le elezioni, ma non riesce a costruire un’alleanza di governo, diventando così leader dell’opposizione. Nel 2021 però il governo cade e Kallas viene incaricata di formarne uno suo.
L’obiettivo della premier è quello di rendere l’Estonia moderna e tecnologica, attraendo investimenti stranieri e allontanandosi dalla Russia.