Argomenti trattati
Quando la salma del dissidente russo è stata trasportata fuori dalla chiesa è scoppiato un forte applauso.
“Tu non avevi paura, e nemmeno noi!“, hanno gridato i presenti, nonostante la massiccia presenza della polizia e le barricate erette intorno alla zona di culto. La cerimonia è iniziata poco dopo le 14:00 ora locale presso la Chiesa Icona della Madre di Dio a Maryino, appena fuori dalla capitale. Hanno preso parte al funerale anche gli ambasciatori di Stati Uniti, Germania e Francia. Ai diplomatici occidentali tuttavia non è stato consentito l’ingresso in chiesa.
La sepoltura avverrà nel vicino cimitero di Borisovskoye alle ore 16:00. Presenti anche la madre e il padre di Navalny, mentre i figli Daria, 23 anni, e Zakhar, 15 anni, vivono all’estero così come la madre. La stessa vedova avrebbe potuto infatti rischiare di essere arrestata se fosse tornata.
L’ultimo saluto
Le scene fuori dalla chiesa sono state trasmesse online sul canale YouTube del leader politico, tuttavia non è stato possibile effettuare delle riprese all’interno del luogo di culto, anche a causa delle continue interruzioni del segnale dei cellulari.
All’indomani della morte, decine di persone erano state arrestate mentre si riunivano per rendergli omaggio e questa era anche la preoccupazione espressa da Yulia Navalnaya. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov aveva avvertito che “qualsiasi raduno non autorizzato violerà la legge e coloro che vi partecipano saranno ritenuti responsabili“. Il canale Telegram RusNews aveva inoltre reso noto che erano state installate telecamere di sorveglianza “su ogni lampione” che circonda il cimitero.
I rischi per i partecipanti
Qualche ora prima della cerimonia, la portavoce dell’attivista, Kira Yarmysh, aveva spiegato che c’erano state alcune difficoltà nell’organizzazione. Sui social, tuttavia, sono stati condivisi messaggi di incoraggiamento a partecipare ed il team di Nalavny ha anche pubblicato una mappa per permettere a tutto coloro che lo volessero di raggiungere la chiesa e il cimitero. Negli ultimi anni, le autorità russe hanno dato un giro di vite a qualsiasi azione che potesse essere interpretata come una critica al Cremlino.
I tentativi di commemorare la morte del principale oppositore a Putin sono quindi stati accolti con una violenta repressione.