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Morte Alexei Navalny, Zelensky attacca Putin

Zelensky

"Navalny è stato ucciso e Putin dovrà rendere conto dei suoi crimini" afferma Zelensky

Il dissidente russo Alexei Navalny è morto nella colonia carceraria numero 3 del distretto autonomo di Yamalo-Nenets, nel Circolo Polare Artico, dopo essersi sentito male dopo una passeggiata. L’uomo, di 47 anni, era detenuto dal 2021 e stava scontando una pena di 19 anni.

Le cause ufficiali della morte

Il servizio penitenziario russo comunica in una nota: “Il 16 febbraio il detenuto A.A. Navalny si è sentito male dopo una passeggiata, perdendo quasi subito conoscenza. Immediatamente è arrivato il personale medico dell’istituto ed è stata chiamata un’ambulanza. Sono state eseguite tutte le misure di rianimazione necessarie, che non hanno dato risultati positivi. I medici dell’ambulanza hanno quindi dichiarato il decesso del detenuto.”

Conferma l’ospedale che “i tentativi dei medici di rianimare Alexei Navalny sono continuati per 30 minuti prima che venisse dichiarato morto.”

L’ultimo messaggio di Navalny

“Il carcere di Iamal ha deciso di battere il record di Vladimir allo scopo di adulare e compiacere le autorità di Mosca. Mi hanno appena dato 15 giorni in una cella di punizione. Cioè, questa è la quarta cella di punizione in meno di 2 mesi che sono con loro.” Questo è l’ultimo messaggio di Navalny, condiviso sulla piattaforma X il 14 febbraio alle 15. Più volte il dissidente aveva denunciato i soprusi del carcere e di essere stato messo in isolamento con pretesti assurdi.

L’attacco di Zelensky

Sulla questione interviene il leader ucraino con un duro attacco contro Mosca: “Navalny è stato ucciso e Putin dovrà rendere conto dei suoi crimini. Putin uccide sempre. Egli è la personificazione di questa guerra e non si fermerà. Possiamo solo fermarlo insieme.”