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Putin sarebbe disposto a sacrificare moltissime vite umane pur di far avanzare la linea del fronte.
La BBC l’ha chiamata “Strategia del tritacarne”: mandare ondate di soldati in prima linea per cercare di logorare le forze ucraine ed esporre la loro artiglieria.
Il numero dei morti con la strategia del tritacarne
Il metodo del tritacarne che, secondo uno studio della BBC e del media indipendente russo Mediaziona, ha decretato la morte di oltre 50mila soldati russi, spesso inviati scarsamente equipaggiati e preparati per il conflitto.
Le statistiche aggiornate parlano di più di 27.300 soldati russi caduti soltanto nel secondo anno di conflitto (il 25% in più rispetto al primo).
Lo stato maggiore delle forze armate ucraine ha riferito che la Russia ha perso 454.420 soldati in Ucraina dall’inizio della guerra, il 24 febbraio 2022.
L’ultimo attacco della Russia in Ucraina
Ha fatto almeno 17 morti, tutti civili, un attacco russo sulla città ucraina di Chernihiv, città a nord della capitale Kiev, vicino al confine con la Bielorussia: tre missili da crociera Iskander hanno colpito un’area periferica ma densamente popolata della città, distruggendo un edificio di otto piani e causando anche 61 feriti, tra cui tre bambini.
Danneggiati anche quattro grattacieli, un ospedale, una scuola e decine di automobili.
La replica di Zelensky
«Questo non sarebbe successo se avessimo ricevuto abbastanza equipaggiamenti di difesa antiaerea e se le determinazione del mondo a resistere al terrore russo fosse stato sufficiente».