Un gruppo di attivisti di “Bruciamo tutto”, collettivo nato dopo la morte di Giulia Cecchettin, questa mattina ha versato della vernice rossa sui gradini di Piazza di Spagna per protestare contro i femminicidi.
Un atto di “disobbedienza civile”
Improvvisamente un urlo squarcia l’aria e dopo pochi istanti alcuni attivisti versano vernice rossa sui gradini della celebre scalinata di Roma. Le pattuglie della polizia sono arrivate in pochi minuti, ma ormai il liquido rosso si era già abbondantemente sparso. Il manifesto del collettivo rivendica l’atto come “un’azione di disobbedienza civile”.
Il gesto compiuto in nome di Elena Cecchettin
Una delle attiviste rivendica il gesto come un simbolo contro il femminicidio e la violenza di genere. Afferma che dopo Giulia Cecchettin altre 40 donne sono state uccise. “Questo è il loro sangue: una strage che la società si rifiuta di vedere, che resta sempre nascosta e accettata”.
Un’altra attivista ancora fa proprio il nome di Elena Cecchettin, ricordando ciò che ha detto dopo la morte della sorella: “Ha detto: per Giulia non fate un minuto di silenzio, per Giulia bruciate tutto. Siamo qua per questo: siamo Bruciamo Tutto. Siamo qua per urlare il nostro dolore e rendere visibile il problema.”
Tutti gli imbrattatori sono stati portati via dalla polizia e verranno denunciati.