Una guardia giurata ha sorpreso dei ladri mentre stavano commettendo un furto in un’abitazione dei vicini. Durante una colluttazione, l’uomo ha esploso un colpo di pistola, ferendo gravemente alla testa uno dei malviventi. L’incidente è avvenuto poco dopo le 19 di ieri, 6 febbraio, sulla via Cassia, a Roma.
Roma, ladri colpiti da una guardia giurata durante un furto: uno è in pericolo di vita
Stando a una prima ricostruzione fornita da Repubblica, la guardia giurata ha sentito rumori sospetti provenire dall’abitazione al primo piano del palazzo.
All’interno, quattro uomini stavano cercando di forzare la cassaforte e avevano preso in ostaggio una vicina. Per cercare di fermarli, la guardia avrebbe sparato un colpo in aria, ma il gruppo non si è intimorito. Al contrario, hanno aggredito l’uomo, ingaggiando una colluttazione tra le scale e il cortile, mentre lui cercava senza successo di fermarli.
A questo punto, nel corso della colluttazione, l’uomo ha sparato un colpo di pistola, colpendo alla testa uno dei malviventi in modo grave. Il ferito è stato subito soccorso dal 118 e trasportato d’urgenza all’ospedale San Filippo Neri, dove è stato dichiarato in pericolo di vita, mentre i complici si sono dileguati.
Sembrerebbe che uno dei ladri sia riuscito a fuggire saltando dal balcone del primo piano, mentre gli altri sono scappati attraverso le scale. Successivamente, sono saliti a bordo di un’auto, dove, molto probabilmente, li attendeva un complice.
Roma, ladri colpiti da una guardia giurata durante un furto: le indagini
La guardia giurata sarà interrogata per chiarire tutti i dettagli sull’accaduto. Verranno inoltre ascoltati i condomini che potrebbero aver assistito o sentito qualcosa. Fondamentali saranno anche le registrazioni delle telecamere di sorveglianza, che potrebbero aver ripreso i ladri al momento dell’arrivo o durante la fuga.
Nel frattempo, la pistola della guardia giurata è stata sequestrata per gli opportuni accertamenti. Al momento, sembra che sia stato sparato un solo colpo. Le indagini dovranno determinare se si sia trattato di un eccesso nell’uso della legittima difesa.