Argomenti trattati
Una mobilitazione senza precedenti
Sabato scorso, le strade di Roma si sono animate di una folla imponente, con migliaia di persone unite al grido di “Palestina libera”. La manifestazione, organizzata da movimenti pro Palestina, associazioni studentesche e sigle sindacali, ha avuto come obiettivo principale quello di denunciare il genocidio e il massacro in corso in Libano e Gaza. Partita da piazza Vittorio Emanuele, la marcia ha attraversato il cuore della Capitale, culminando in piazzale Ostiense, dove si sono tenuti due comizi significativi.
Simboli di protesta e messaggi forti
Durante il corteo, le bandiere palestinesi sventolavano insieme a striscioni e cartelli che esprimevano un forte dissenso verso le politiche israeliane. Alcuni manifestanti hanno esibito immagini della premier Meloni e dei ministri Valditara e Bernini, coperti da macchie di vernice rossa, simbolo di sangue e violenza. Un cartello ritraeva Netanyahu dietro sbarre rosse, accompagnato dalla scritta “Criminale contro l’umanità. Arresto subito”. La manifestazione ha toccato momenti di grande intensità emotiva, come quando una donna ha mostrato un fagotto avvolto in un lenzuolo sporco di vernice rossa, rappresentando il cadavere di un bambino vittima del conflitto.
Tensioni e reazioni delle autorità
Non sono mancati momenti di tensione, in particolare quando il corteo ha transitato davanti alla sede della FAO. Qui, alcuni manifestanti incappucciati hanno lanciato fumogeni e petardi contro le forze dell’ordine, suscitando preoccupazione tra i presenti. Il vicepremier Matteo Salvini ha condannato gli atti di violenza, sottolineando che tali comportamenti non hanno nulla a che fare con la pace. Anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha espresso solidarietà agli agenti coinvolti, definendo inaccettabile la violenza durante un corteo per la pace.
Unione e autodeterminazione per il popolo palestinese
Yousef Salman, presidente della comunità palestinese e uno degli organizzatori, ha ribadito l’importanza dell’unità tra i palestinesi in Italia e le altre realtà italiane che hanno partecipato alla manifestazione. “Il popolo palestinese ha diritto all’autodeterminazione e a vivere in pace come tutti gli altri popoli del mondo”, ha affermato. Secondo gli organizzatori, il corteo ha visto la partecipazione di circa 30mila persone, mentre le forze dell’ordine hanno stimato circa 10mila partecipanti. La manifestazione ha rappresentato un momento cruciale per dare voce a chi chiede giustizia e pace in un contesto di conflitto e sofferenza.