Roma, commercialista deceduto in un bar: massacrato dopo una lite

Un commercialista di 55 anni è deceduto in un bar in zona Centocelle: l’uomo è stato violentemente percosso dopo aver partecipato a una lite.

Nella serata di lunedì 29 marzo, il corpo senza vita di un uomo è stato segnalato alle forze dell’ordine: la drammatica vicenda è avvenuta a Roma.

Roma, commercialista deceduto in un bar: massacrato dopo una lite

Il ritrovamento del cadavere di un uomo è avvenuto nel bagno di un bar situato al civico 24 di via delle Ninfee, aperto in zona Centocelle, a Roma. La vittima è stata identificata come Costantino Bianchi, un cittadino di 55 anni originario della Capitale che svolgeva la professione di commercialista e tributarista e che lavorava e risiedeva nei pressi del bar nel quale è morto.

La scoperta del corpo esamine del 55enne è stata immediatamente segnalata agli agenti di polizia della Squadra Mobile, che si sono rapidamente recati sul posto. Allo stesso modo, il luogo è stato raggiunto anche dalla Polizia Scientifica che si è occupata di eseguire i rilievi necessari.

Sulla base delle ricostruzioni sinora effettuate, la morte di Costantino Bianchi è stata classificata come omicidio. Poco prima di morite, infatti, l’uomo, si era duramente scontrato con i proprietari del locale, conosciuto come “Winning Bar”, che aveva cambiato gestione poco prima dello scoppio della pandemia da coronavirus.

In questo contesto, quindi, il professionista romano è stato violentemente colpito con una bottiglia alla testa mentre si trovava in prossimità del bancone. In seguito, la vittima è stata seguita nel retro del bar e brutalmente percossa fino a indurne la prematura dipartita.

L’eccesso di violenza esibito nei confronti del commercialista ha portato al rinvenimento del suo cadavere riverso in una pozza del suo stesso sangue.

Ricerca del colpevole e movente dell’omicidio

Sull’omicidio di Costantino Bianchi, gli inquirenti hanno aperto un’indagine che ha portato all’arresto del barista 36enne Vincenzo Di Benedetto, fermato nella notte tra lunedì 29 e martedì 30 marzo. Contemporaneamente, però, gli investigatori stanno ponendo sotto controllo anche la compagna del barista e il fratello maggiore, sebbene la presenza del cadavere sia stata segnalata proprio da quest’ultimo.

Intanto, si tenta di comprendere quale sia stato il movente dell’omicidio e quali siano state le cause che hanno provocato la lite, degenerata in tragedia.

Al momento, si ipotizza che il motivo possa essere stato di natura economica.