Un bambino di 12 anni è precipitato da una finestra al decimo piano del civico 70 di via Igino Giordani, nel quartiere Collatino di Roma, giovedì 5 dicembre. Nonostante il trasferimento in ospedale, il tragico epilogo è stato inevitabile: è morto poco dopo il ricovero. Le indagini sono in corso da parte delle autorità competenti.
Bambino di 12 anni precipitato a Roma: le indagini della Procura
Secondo una prima ricostruzione, il 12enne era da solo nella sua cameretta, mentre nelle altre stanze c’erano il papà che lavorava in smart working, la babysitter e la sorellina di otto anni, quando è precipitato dalla finestra della sua stanza, finendo in un parchetto interno al condominio dove viveva con la famiglia.
La dinamica dell’incidente è ancora da chiarire, ma la Procura di Roma indaga, non escludendo la possibilità che si tratti di un gesto volontario provocato da atti di bullismo. Ipotesi che il preside della scuola svizzera frequentata dal piccolo Valerio esclude.
Secondo le testimonianze, si trattava di un bambino tranquillo, che trascorreva le sue giornate tra la scuola e lo sport, senza avere problemi con i docenti.
“Non voglio dire cose sbagliate, ma forse aveva portato a scuola qualcosa che non doveva ed era stato scoperto. Non so, magari si era agitato“, racconta una compagna di classe, come riportato da Leggo.
Bambino di 12 anni precipitato a Roma: le ragioni dietro la tragedia
Le indagini proseguono intanto con il sequestro del suo cellulare, che sarà analizzato per ricostruire gli ultimi contatti e verificare se c’era qualcosa o qualcuno che lo aveva turbato recentemente.
Al momento, tutte le ipotesi restano aperte: da una delusione o una lite, fino a possibili episodi di bullismo mai emersi prima. Saranno esaminate anche le chat e i contatti sui social, al di fuori della cerchia delle sue amicizie abituali. Infine, si attende l’autopsia, prevista nei prossimi giorni.