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Un addetto alle pulizie presso una ditta privata di Roma, con appalto all’ospedale San Camillo, si è presentato ai colleghi come un amico pronto a offrire aiuto economico, per poi trasformarsi in un aguzzino.
La richiesta dell’uomo arrestato a Roma
Prestava denaro costringendo a fornire, a titolo di garanzia, titoli e assegni, e imponendo tassi usurai. L’uomo chiedeva la restituzione del capitale con tassi d’interesse esorbitanti, fino a raggiungere un incredibile 917,64%.
Alle scadenze pattuite, chi non era più in grado far fronte ai pagamenti subiva minacce o era costretto a subire violenza.
Le indagini sono state avviate nel 2022 dopo la denuncia di una delle vittime.
Accertati almeno altri quattro episodi di usura, tra il 2019 e il 2023, con lo stesso modus operandi.
La denuncia di un collega
Un collega 58enne ha pagato quasi 20.000 euro in quattro anni per un prestito iniziale di soli 500 euro.
A scoprire la doppia vita dell’uomo, un addetto di una ditta di pulizie di una ditta privata di Roma con un appalto al San Camillo, sono stati i carabinieri della compagnia di Trastevere che hanno raccolto la denuncia proprio della vittima.
Le indagini delle forze dell’ordine
Le indagini hanno portato alla scoperta di transazioni illegali per oltre 35.000 euro e un volume d’affari illecito stimato intorno ai 100.000 euro. Inoltre, in casa avrebbe avuto nascosti 13mila euro in contanti che sono stati sequestrati. L’uomo, al momento, è agli arresti domiciliari.
Sono in corso ulteriori indagini per risalire ad eventuali altre vittime dell’usura e delle estorsioni.