Nel Cpr di Ponte Galeria a Roma si è consumato l’ennesimo dramma dell’immigrazione. Un giovane migrante di 22 anni si è tolto la vita, impiccandosi. Sul muro sono state incise delle parole strazianti in lingua francese: “Se morissi vorrei che il mio corpo fosse portato in Africa, mia madre ne sarebbe lieta”, è il messaggio riportato da ANSA. A seguito di questo episodio è scoppiata nel Cpr capitolino una rivolta durante la quale un militare e due carabinieri sono rimasti feriti.
22enne guineano si impicca nel Cpr di Roma: il messaggio della disperazione in lingua francese
Il 22enne – si legge ancora – avrebbe inciso la scritta sul muro utilizzando un mozzicone di sigaretta. Dal suo messaggio tutto ciò che emerge è l’illusione per un sogno disatteso e la mancanza per la terra natia divenuta troppo lontana: “I militari italiani non capiscono nulla a parte il denaro. L’Africa mi manca molto e anche mia madre, non deve piangere per me. Pace alla mia anima, che io possa riposare in pace”.
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Scoppiata la rivolta nel Cpr dopo l’episodio
La vicenda ha portato ad un’accesa rivolta nella struttura nella quale, oltre al ferimento dei militari, sono stati lanciati dei sassi e si è verificato un tentativo di incendiare un’auto. Intanto dall’opposizione sono state espresse dure critiche al riguardo e tra queste c’è quella dalla senatrice D’Elia che si è recata nel centro per una visita definendola “surreale”.