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Rocco Siffredi ha fatto una confessione terrificante, che nessuno si aspettava.
Il re del cinema a luci rosse ha confessato di aver ‘incontrato’ più volte il diavolo. A suo dire, voleva la sua anima.
Rocco Siffredi in lacrime: la confessione sul diavolo
Ospite del podcast BSMT, Rocco Siffredi ha parlato della serie tv Supersex, in scena su Netflix con protagonista Alessandro Borghi. La produzione, liberamente ispirata alla vita del re del cinema hard, sta riscuotendo parecchio successo. L’attore, però, non ha parlato solo della serie, ma anche di un ‘mostro’ che ha reso difficile la sua esistenza: il diavolo.
Il racconto terrificante di Rocco Siffredi
Rocco Siffredi ha raccontato:
“Non so nemmeno io cosa ho nella testa. Da piccolo sognavo di volare. Era morto mio fratello, forse mi rifugiavo in quei sogni per evadere dalla tristezza che si respirava per questo lutto. Sapevo volare nei sogni e non vedevo l’ora di andare a dormire per volare. Poi ho iniziato a sognare il diavolo, un vecchio, un tipo sempre impersonato… sai perché lo chiamo diavolo? Perché questo vecchio a un certo punto mi diceva ‘non ti preoccupare Rocco, ci penso io a te, ci penso io a tutto’. Questo è un sogno vero e che ho fatto più volte, è tutto vero non invento. Questo sogno l’ho fatto da bambino, l’ho fatto a 20 anni, poi ho fatto questi incubi con mia moglie che di notte preoccupata mi svegliava e mi diceva ‘la smetti di fare questo incubo di m***a?’. E io dicevo ‘no aiuto c’è il diavolo che rivuole la mia anima’. Credimi, tu credimi… (si emoziona, ndr). Veniva, tornava, veniva e tornava sempre e questo è come se nella mia vita ci fosse qualcosa. Mi sono detto ‘ma è possibile che forse per aiutare la mia famiglia ho ricevuto questa roba qua per davvero?’. Come una croce da portare e mi devo sacrificare per aiutare la mia famiglia? Sì bravo”.
Rocco Siffredi: ecco come ha ‘sconfitto’ il diavolo
Rocco Siffredi ha ‘sconfitto’ il diavolo continuando a recitare come attore porno.
Ha dichiarato:
“Poi quello che in assoluto è chi non capisce questa parte qui… i film, l’essere sul set vivendo senza tabù è stato la mia salvezza e non la mia distruzione. Poi così ho aiutato la mia famiglia. Se non avessi fatto questo lavoro avrei sofferto di depressione e anche pesante. Quando tu nasci con questa roba qui da bambino diventa complicato”.