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L’ex attaccante del Milan Robinho dovrà scontare 9 anni di carcere per la violenza sessuale di gruppo messa in atto dal calciatore, da un suo amico e altri complici ai danni di una ragazza albanese di 23 anni il 22 gennaio 2013.
La Procura di Milano ha inoltrato al ministero della Giustizia la richiesta di estradizioni e il mandato d’arresto internazionale per il calciatore brasiliano.
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Robinho, mandato d’arresto per violenza sessuale
A firmare gli atti è stato il pm Adriana Blasco, ma al momento pare che né Robinho né il suo amico, Ricardo Falco, verranno consegnati alla giustizia italiana in quanto in Brasile, dove i due si trovano, la Costituzione non consente l’estradizione dei propri cittadini.
Mandato d’arresto per violenza sessuale ai danni di Robinho
La violenza sessuale era avvenuta nel periodo in cui il calciatore brasiliano militava nel Milan e sarebbe avvenuta in un locale del capoluogo lombardo. Stando a quanto emerso dalle indagini, il calciatore e il suo amico avrebbero fatto bere la ragazza, all’epoca dei fatti 23enne, fino al punto da renderla incoscente. La giovane sarebbe stata in seguito violentata a turno dal gruppo, nel guardaroba del locale.
Nell motivazioni della sentenza si legge che gli aggressori – in tutto sei con quattro persone ancora irreperibili – avrebbero mostrato “particolare disprezzo” nei confronti “della vittima che è stata brutalmente umiliata”.
Robinho arresto violenza sessuale
Oltre alle sentenze del giudice, la vicenda ha fortemente compresso anche la carriera sportiva di Robinho che ha visto sospeso il proprio contratto con il Santos dopo che le intercettazione del processo erano state pubblicare anche dai media brasiliani.