Il nostro Bobby Bettega compie 60 candeline.
E’ un mito della storia bianconera, una bandiera come poche del presente e del passato. “Quello che conta è che sono nei secondi 50 anni in cui mi aspetto di fare ancora altre cose” dice Roberto, scherzando un po con gli anni che passano.
Bettega è rimasto sempre un ultrà e un simbolo della Juve, non solo per i 7 scudetti e perché è il terzo tra i goleador di sempre dopo Del Piero e Boniperti.
Il bilancio di penna bianca è assolutamente stupefacente da calciatore, nonostante la tubercolosi che lo fermò per quasi un anno nel 1972 e il ginocchio frantumato dal portiere belga Munaron, che lo escluse dal Mondiale dell’82. Il resto l’ha fatto il dirigente, l’uomo della Triade voluto da Umberto Agnelli come sigillo di juventinità per i tifosi che all’inizio non amavano Moggi e tantomeno il granatissimo Giraudo.
Tanti auguri Roberto Bettega, la Juve conta ancora su di te.