Robbie Williams, noto per la sua carriera da solista e il passato con i Take That, ha sempre avuto un rapporto speciale con i suoi fan. Tuttavia, nelle ultime ore, ha scelto di aprirsi sui social, condividendo un’intima riflessione sul legame tra artisti e seguaci. Con un lungo post, l’artista ha svelato aspetti poco noti di questa dinamica, lasciando molti sorpresi e, in alcuni casi, delusi dalle sue parole.
La vita difficile di Robbie Williams
Robbie Williams, nato il 13 febbraio 1974 a Stoke-on-Trent, in Inghilterra, è entrato nei Take That nel 1990, diventando uno dei membri di una delle boy band più famose degli anni ’90. Già dai primi anni, però, ha avuto problemi con l’abuso di alcol e cocaina, arrivando a rischiare un’overdose nel novembre del 1994.
“Ingerivo di tutto: ecstasy, cocaina, bevevo una bottiglia di vodka ogni giorno prima di andare alle prove”.
Nel 1995, lasciò la band per intraprendere la carriera da solista. Durante la sua vita sentimentale, invece, è stato a lungo fidanzato con Geri Halliwell delle Spice Girls, e successivamente ha spiegato le ragioni della loro separazione:
“In quel momento andavo dagli Alcolisti Anonimi, stavo attraversando un momento molto difficile. Quando vivi quelle tribolazioni non riesci a prenderti cura di un cactus, figuriamoci di un’altra persona”.
Robbie Williams ha raccontato di aver attraversato momenti estremamente difficili, arrivando a pensare al suicidio in seguito a un pericoloso mix di sostanze e a esperienze che ha descritto come visioni soprannaturali. Lo ha rivelato durante un’intervista al podcast Alien Nation, spiegando di essersi sentito perseguitato da presenze inspiegabili, in particolare durante il periodo in cui viveva a Primrose Hill, a nord di Londra.
Il cantante ha anche parlato apertamente della sua lotta con la dismorfia corporea, un disturbo psicologico che porta chi ne soffre a essere ossessionato dal proprio aspetto fisico, spesso con sentimenti di vergogna o disprezzo verso se stessi.
Nel 2023, durante un concerto a Lucca, è apparso notevolmente dimagrito, dopo aver perso oltre 12 chili in un breve periodo. In un’intervista al The Sun, aveva dichiarato di voler migliorare il proprio aspetto, sottolineando come spesso la chirurgia estetica venga vista solo in chiave negativa, quasi fosse qualcosa di cui vergognarsi.
La sua storia personale riflette una vita costellata di successi, ma anche di profonde fragilità e momenti bui.
“Mi provoca ansia e disagio”. Robbie Williams fa una confessione inaspettata sui social
Nelle ultime ore, Robbie Williams ha condiviso sui social un lungo sfogo in cui riflette sul rapporto tra artisti e fan, criticando l’idea che siano sempre disponibili per selfie e autografi in ogni momento e contesto. Un tema già sollevato da molti volti noti, ma raramente discusso dal pubblico.
“Ho avuto tre interazioni con altri passeggeri. Uno di loro mi ha consegnato un biglietto con delle parole carine e poi mi ha chiesto una foto. Ho spiegato che ero sveglio dalle 4:30 del mattino, di avere le borse sotto gli occhi e di soffrire di ansia, dicendogli che se avessi concesso un selfie avrei poi acceso la curiosità degli altri e la mia ansia sarebbe aumentata“, racconta in merito a quanto accaduto durante un volo negli Stati Uniti.
L’ex cantante dei Take That non ha evitato il confronto con un fan, scegliendo di rispondere con una lettera scritta a mano, in cui spiegava il proprio disagio. In un secondo momento, uno steward gli ha chiesto se un secondo passeggero potesse avvicinarsi per una foto. Per mostrargli gratitudine, Williams ha scritto un messaggio sul retro del proprio biglietto aereo, sperando che quel gesto fosse sufficiente. Mentre era intento a farlo, un altro passeggero gli ha rivolto la stessa richiesta.
Nel lungo post condiviso sui social, l’artista ha affrontato una questione per lui centrale: rifiutare e rischiare di apparire arrogante, oppure assecondare le richieste mettendo da parte le proprie fragilità.
Secondo il cantante, esiste una sorta di regola non scritta per cui una celebrità deve essere sempre disponibile, come se fosse un personaggio pubblico 24 ore su 24. Un’idea che considera sbagliata, anche perché molti non sarebbero veri fan, ma solo attratti dalla fama. Ai veri ammiratori, però, dice di essere grato e disposto a trovare del tempo per loro, nonostante le interazioni con sconosciuti gli generino ansia, che spesso riesce a nascondere.
“Con questo non voglio dire di non chiedere qualcosa e non sto dicendo che tutte le celebrità sono sante. Quello che dico è: ‘abbiate rispetto per la privacy, per i desideri e per i bisogni perché la maggior parte di noi (del mondo dello spettacolo, ndr) cerca solo di proteggersi mentalmente o fisicamente proprio come tutti gli esseri umani”, ha concluso l’artista.
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