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Un Sanremo diverso dal primo
Rkomi, il noto cantante italiano, ha recentemente condiviso le sue impressioni sul Festival di Sanremo durante un’intervista con Gianluca Gazzoli nel podcast Passa Dal BSMT. Per lui, questo è stato il secondo Sanremo, e ha affermato che è stato un’esperienza decisamente migliore rispetto alla prima. “Il mio primo era post Covid, non c’era pubblico per strada e molte interviste erano in videochiamata”, ha spiegato, sottolineando come la mancanza di interazione diretta avesse influenzato la sua performance e la sua esperienza complessiva.
Critiche e bullismo nel mondo della musica
Durante il Festival, Rkomi ha ricevuto diverse critiche riguardo al suo modo di cantare. “In queste settimane ho fatto un ricalcolo generale e non è stato così carino come può sembrare”, ha dichiarato, evidenziando come le opinioni altrui possano influenzare un artista. Ha parlato di una sorta di bullismo che ha percepito, ma ha anche aggiunto che, fortunatamente, non lo ha toccato profondamente. “Sono grandicello e certe cose le ho già superate”, ha detto, dimostrando una certa resilienza di fronte alle avversità.
Riflessioni personali e crescita artistica
Rkomi ha riflettuto su come queste esperienze, sebbene difficili, possano contribuire alla crescita personale e artistica. “Però se ci ripenso, non è stato carino forse”, ha concluso, lasciando intendere che le critiche, sebbene dolorose, possono anche servire come spinta per migliorare. La sua capacità di affrontare le difficoltà e di trasformarle in opportunità di crescita è un aspetto che molti giovani artisti potrebbero prendere come esempio. La sua storia al Festival di Sanremo è un promemoria del fatto che, nel mondo della musica, il talento deve spesso confrontarsi con le aspettative e le opinioni del pubblico.