Nella notte tra lunedì e martedì un incendio è divampato all’interno della casa circondariale di Gorizia.
Rivolta nel carcere di Gorizia
Un detenuto, la cui identità non è stata ancora resa nota, ha dato fuoco al proprio materasso, generando una situazione di emergenza. Le fiamme si sono rapidamente propagate, avvolgendo l’ala del carcere in una densa nube di fumo. Gli agenti di custodia sono intervenuti per contenere l’incendio e garantire la sicurezza degli altri detenuti, riuscendo ad evitare che la situazione degenerasse ulteriormente. Presenti sul posto anche i sanitari, per prestare soccorso alle persone coinvolte.
Dieci persone ricoverate
A seguito dell’incendio, dieci persone sono state ricoverate per intossicazione da fumo. Tra loro quattro detenuti e sei agenti di polizia penitenziaria. I feriti sono stati trasportati d’urgenza negli ospedali di Gorizia e Monfalcone. Particolarmente critiche sono le condizioni del detenuto responsabile dell’incendio, il quale si trova attualmente nel reparto di rianimazione. Un altro uomo è stato trattenuto in ospedale per ulteriori accertamenti, mentre gli altri sono stati dimessi dopo le prime cure.
Indagano gli inquirenti
L’incidente ha sollevato molte domande sulla sicurezza all’interno del carcere e sull’efficacia delle misure di prevenzione contro episodi simili. Non è ancora chiaro cosa abbia spinto il detenuto ad appiccare il fuoco. “L’uomo ha dato fuoco a ciò che aveva in cella, provocando un fumo interno al carcere che ha comportato l’evacuazione del Reparto detentivo, lo spostamento per sicurezza degli altri detenuti nel cortile passeggi. Si era pure barricato all’interno e il provvidenziale intervento dei poliziotti gli ha salvato la vita. Quattro detenuti e sei Agenti, tutti rimasti intossicati, sono poi stati inviati in ospedale, anche con il supporto di Polizia e Carabinieri. Eroici gli Agenti intervenuti, anche grazie al supporto di colleghi che non erano in servizio ma sono prontamente a sostegno dei Baschi Azzurri in servizio. La Polizia penitenziaria in servizio a Gorizia, dunque, con non poche difficoltà è riuscita ad evitare il peggio e questo è encomiabile” ha commentato Giovanni Altomare, segretario regionale del Sappe.