> > Riunione del Consiglio dei ministri sul caro-energia: slittamento e nuove misure

Riunione del Consiglio dei ministri sul caro-energia: slittamento e nuove misure

Riunione del Consiglio dei ministri per discutere il caro-energia

Il Consiglio dei ministri rinvia la discussione sul decreto bollette a venerdì, mentre si cercano misure per le piccole imprese.

Il rinvio della riunione del Consiglio dei ministri

La riunione del Consiglio dei ministri, inizialmente programmata per martedì, è stata posticipata a venerdì mattina alle 10. Questo slittamento è dovuto a questioni legate alla preparazione del decreto bollette, che non è ancora pronto a causa di problemi di copertura finanziaria e della necessità di rivedere alcune disposizioni in contrasto con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Il governo, guidato dal presidente Giorgia Meloni, sta cercando di trovare soluzioni più efficaci per affrontare il caro-energia, un tema di grande rilevanza per famiglie e imprese.

Il decreto bollette e le piccole imprese

Il decreto in discussione mira a fornire un sostegno concreto alle piccole imprese, che sono tra le più colpite dall’aumento dei costi energetici. La Confederazione Nazionale dell’Artigianato (Cna) ha sottolineato che le piccole imprese italiane pagano l’energia il 40% in più rispetto alla media europea, con punte che arrivano fino al 60% rispetto ai concorrenti di Spagna e Francia. Questa situazione non è più sostenibile e compromette la competitività delle piccole e medie imprese (Pmi), che già affrontano oneri generali di sistema elevati.

Le proposte del governo e le critiche dell’opposizione

Il presidente Meloni ha espresso insoddisfazione per la bozza del decreto e ha chiesto di approfondire ulteriori misure. L’obiettivo è garantire una risposta più efficace alle esigenze delle famiglie e delle imprese, con particolare attenzione ai soggetti più vulnerabili. Tuttavia, le critiche non mancano. La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha denunciato l’inerzia del governo, affermando che l’Italia ha le bollette più alte d’Europa. Schlein ha proposto di disaccoppiare il prezzo dell’energia da quello del gas, come già fatto in altri Paesi, e di riformare l’acquirente unico pubblico per ottenere prezzi più competitivi per le famiglie italiane.

Le sfide future e la necessità di interventi strutturali

La questione del caro-energia rappresenta una sfida cruciale per il governo italiano. Le misure da adottare non possono essere temporanee, ma devono essere strutturali per garantire un abbassamento duraturo dei costi energetici. La Cna ha chiesto risposte concrete per le piccole imprese, evidenziando che senza un intervento deciso, molte di esse rischiano di chiudere o di trasferirsi all’estero, dove i costi energetici sono più competitivi. La riunione di venerdì sarà quindi un momento cruciale per definire le strategie future e per rispondere alle esigenze di un settore in crisi.