Un rapimento inaspettato
La storia del rapimento di una neonata a Cosenza ha dell’incredibile. La polizia ha ricostruito i dettagli di un caso che ha lasciato la comunità locale senza parole. Una donna, spacciandosi per puericultrice, ha rapito la piccola, sostenendo di doverla portare dal pediatra. Questo gesto, che ha dell’assurdo, ha scatenato un’immediata mobilitazione delle forze dell’ordine, che si sono trovate di fronte a una scena surreale al momento del ritrovamento.
La scoperta della verità
Quando gli agenti sono intervenuti, hanno trovato i rapitori nel bel mezzo di festeggiamenti per la nascita di un bambino, nonostante la neonata rapita fosse una femmina. La coppia, che aveva inscenato una falsa gravidanza, aveva persino pubblicato sui social un post celebrativo, mostrando le manine di un neonato e annunciando la “nascita” di un bambino di nome Ansel. Questo comportamento ha sollevato interrogativi sulla loro sanità mentale e sulla motivazione dietro a un gesto così estremo.
Una volta scoperti, i rapitori hanno tentato di giustificarsi, ma le loro dichiarazioni erano contraddittorie e poco credibili. La polizia ha confermato che la coppia, composta da una donna originaria di Cosenza e un uomo nigeriano, ha ammesso parzialmente le proprie responsabilità. Questo caso ha messo in luce non solo la gravità del rapimento, ma anche le implicazioni sociali e legali che ne derivano. La comunità è rimasta scioccata, e molti si chiedono come sia possibile che una situazione del genere possa verificarsi.