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Riserve gas Europa: calo record in 7 anni tra freddo intenso e costi in aumento

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Europa in difficoltà con le riserve gas: consumo rapido e prezzi in aumento segnano l'inverno più critico degli ultimi anni. Quali sono le prospettive per il prossimo futuro?

Le riserve di gas in Europa sono ai livelli più bassi degli ultimi sette anni, una situazione aggravata dall’inverno rigido e dall’aumento dei costi dell’energia come riporta La Stampa, infatti le temperature più fredde rispetto alla media decennale, in particolare nell’Europa nordoccidentale, hanno spinto molti Paesi a utilizzare maggiormente le riserve di stoccaggio per far fronte alla crescente domanda di riscaldamento. Tuttavia, la difficoltà di rifornirsi sul mercato, dove i prezzi sono in costante aumento, ha ulteriormente complicato il quadro.

Riserve gas Europa: calo record in 7 anni tra freddo intenso e costi in aumento

Il prezzo del gas sul mercato europeo TTF ha subito un incremento del 20% a partire da dicembre, nonostante un leggero calo registrato di recente. Tra i fattori che pesano sui prezzi vi è la fine dell’accordo di transito del gas russo attraverso l’Ucraina. Nel 2024, tale transito aveva comunque garantito circa 15 miliardi di metri cubi di gas, di cui 5,6 destinati all’Italia. Inoltre, il fermo tecnico del grande impianto di gas naturale liquefatto norvegese di Hammerfest ha ulteriormente ridotto l’offerta disponibile.

Attualmente, gli stoccaggi europei si trovano al 70,3% della loro capacità totale, un valore inferiore del 15% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e segnando il ritmo di consumo più rapido dal 2016. I Paesi più colpiti sono quelli del Nord Europa: il Regno Unito, ad esempio, ha utilizzato il 48% in più rispetto all’anno scorso e ha solo il 54% delle sue riserve ancora intatte. Anche la Danimarca, la Francia e i Paesi Bassi registrano significativi cali nei livelli di stoccaggio.

Riserve gas Europa ai minimi da 7 anni: pesa l’inverno rigido e i prezzi alle stelle

L’Italia, al contrario, si distingue per una gestione più virtuosa, con il 77,93% delle riserve ancora disponibili, un dato vicino alla media dell’anno precedente.

Nonostante ciò, il problema principale resta il costo del gas, che influenza direttamente anche il prezzo dell’elettricità. Secondo Goldman Sachs, un inverno particolarmente rigido potrebbe spingere la domanda di gas ancora più in alto, portando i prezzi tra i 63 e gli 84 euro per megawattora nei prossimi mesi. Questa dinamica rischia di creare una spirale negativa, rendendo difficile il rifornimento delle riserve per il prossimo inverno.

Mentre l’Europa fatica a fronteggiare la crisi energetica, gli Stati Uniti continuano a trarre profitti dalle esportazioni di gas. Tuttavia, decisioni politiche interne, come il divieto di nuove trivellazioni imposto dall’amministrazione Biden, stanno alimentando polemiche, con promesse di revoche da parte dell’ex presidente Donald Trump.