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Risarcimento record per complicanze dopo intervento di chirurgia bariatrica

Risarcimento record per complicanze chirurgiche

Una donna del Salento ottiene un risarcimento per danni da intervento chirurgico non riuscito.

Il caso di una donna del Salento

Una donna di 46 anni, residente in un comune del Sud Salento, ha vissuto un vero e proprio incubo a seguito di due interventi chirurgici per la perdita di peso. La sua storia inizia nel dicembre 2016, quando, pesando 138 chili e madre di tre figli, decide di sottoporsi a un intervento di resezione gastrica. L’obiettivo era chiaro: migliorare la propria salute e qualità della vita. Tuttavia, il decorso post operatorio si rivela drammatico, caratterizzato da continui episodi di inappetenza, nausea e vomito. Dopo 14 mesi, il suo peso scende a 76 chili, ma la situazione non migliora.

Un secondo intervento che aggrava la situazione

Nel giugno 2018, la donna decide di tentare un secondo intervento, questa volta in una clinica di Bergamo, sperando in un esito migliore. Purtroppo, le sue speranze vengono disattese: la paziente non riesce a ingerire cibo né a bere, trovandosi costretta a nutrirsi esclusivamente tramite un sondino. Questa condizione la costringe a un lungo calvario, con un impatto devastante sulla sua vita quotidiana e sulla sua famiglia.

La battaglia legale per il risarcimento

Di fronte a una situazione insostenibile, la donna decide di rivolgersi al tribunale, assistita dal proprio legale, per ottenere un risarcimento per i danni subiti. Il collegio medico, in sede di accertamento tecnico preventivo, propone una transazione di 300mila euro, ma entrambe le cliniche e le rispettive assicurazioni rigettano l’offerta. Il giudice, dopo aver esaminato il caso, quantifica il danno subito dalla paziente in 700mila euro, una cifra record che evidenzia la gravità delle complicanze e la responsabilità delle strutture sanitarie coinvolte.