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Rinvio dell'acconto fiscale per le partite Iva: novità e modalità di pagamento

Immagine che illustra il rinvio dell'acconto fiscale per partite Iva

Il governo propone un emendamento per posticipare il pagamento dell'acconto per gli autonomi fino a gennaio.

Il rinvio dell’acconto fiscale per gli autonomi

Il governo italiano ha recentemente annunciato un’importante modifica riguardante il pagamento dell’acconto fiscale per le partite Iva. Con un emendamento presentato dalla Lega, il termine per il versamento dell’acconto, inizialmente previsto per novembre, è stato spostato a gennaio. Questa decisione mira a fornire un sollievo finanziario agli autonomi, che potranno così gestire meglio le loro finanze in un periodo di incertezze economiche.

Modalità di pagamento flessibili

Una delle novità più significative di questo emendamento è la possibilità di pagare l’acconto in rate. Gli autonomi potranno suddividere l’importo dovuto in cinque rate mensili, con scadenza il giorno 6 di ogni mese, a partire da gennaio. Questa opzione rappresenta un’opportunità per molti professionisti, che spesso si trovano a dover affrontare spese impreviste e fluttuazioni nei loro guadagni. Tuttavia, è importante notare che i contributi previdenziali e assistenziali, come quelli dovuti all’INPS e all’INAIL, non sono inclusi in questa misura e dovranno essere versati entro il 16 gennaio dell’anno successivo.

Chi può beneficiare del rinvio?

Il rinvio dell’acconto fiscale si applica alle partite Iva con ricavi fino a 170 mila euro. Questa scelta del governo è stata accolta con favore da molti rappresentanti del settore, che hanno sottolineato l’importanza di sostenere gli autonomi in un contesto economico difficile. La possibilità di posticipare il pagamento dell’acconto e di rateizzarlo offre un respiro a chi lavora in proprio, consentendo una pianificazione finanziaria più serena. Tuttavia, è fondamentale che gli autonomi siano informati su queste nuove disposizioni per evitare sanzioni e problematiche future.