Riguardo al caso Salvini, La Russa ha dichiarato: "I pm tendono a interpretare spesso le leggi".

Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha manifestato fiducia nel sistema di giustizia, ma ha espresso preoccupazioni sul ruolo dell'accusa pubblica in casi come quello di Matteo Salvini su Open Arms. Ha sottolineato che la giustizia dovrebbe applicare le leggi esistenti, non correggerle. La Russa ha anche commentato l'argomento degli extraprofitti, enfatizzando la necessità di cautela e riferendosi alla reazione del Ministro Giorgetti alla proposta del collega croato. Ha riconosciuto che alcune banche hanno registrato importanti profitti, esortando alla prudenza nel gestire la questione.

Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha espresso piena fiducia nel sistema di giustizia durante la festa di FdI a Lido degli Estensi.

Tuttavia, La Russa ha espresso preoccupazione per il ruolo dell’accusa pubblica in processi simili a quello di Matteo Salvini nel caso Open Arms a Palermo, dove si ravvisa un’interpretazione estensiva delle norme da parte del pm. Secondo lui, il compito della giustizia non dovrebbe essere quello di correggere le norme, anche se sono errate, ma solo di applicare le leggi esistenti.

Inoltre, La Russa ha discusso il recente conflitto sulla questione degli extraprofitti, sottolineando la necessità di cautela.

Riferendosi alla reazione del Ministro Giorgetti alla proposta del suo omologo croato, ha detto: “Non ho capito… perché prendersela tanto solo perché ha detto ‘ne parleremo’? Che cosa dovevamo fare, schiaffeggiarlo?”

Ha anche fatto riferimento alla sua amicizia con Tajani e alla necessità di non precipitarsi nelle decisioni. Riguardo ai profitti delle banche, ha riconosciuto che c’è stata una discussione sulla questione degli extraprofitti, nonostante non sia in programma. Ha riconosciuto che alcune banche hanno registrato profitti significativi, che ha evitato di definire “improvvisi”, ma ha proseguito dicendo: “Non c’è bisogno di inalberarsi.

Forse dovrebbe piacere a qualche banca? Non credo, ma dobbiamo essere cauti anche noi.”