Roma, 24 set. (askanews) – Riforma fiscale, il punto della situazione a Cnpr Forum La riforma fiscale italiana, pur animata da intenzioni positive, sta suscitando preoccupazioni tra i professionisti e gli esperti del settore. Uno degli obiettivi principali della riforma è semplificare il sistema fiscale, uno dei più complessi al mondo, riequilibrando il rapporto tra cittadini e fisco e riducendo gradualmente la pressione fiscale. E’ quanto emerso durante il Cnpr Forum “Riforma Fiscale: Il punto della situazione e le prospettive future”, promosso dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, presieduta da Luigi Pagliuca.
Alberto Gusmeroli (Lega), presidente della Commissione Attività Produttive della Camera, ha evidenziato l’importanza dei decreti attuativi, alcuni dei quali includono provvedimenti come la rateizzazione degli acconti di novembre e incentivi alle assunzioni, promossi dalla Lega. Segnalandone i principi guida.
Tuttavia, secondo Antonio Misiani, vicepresidente della Commissione Programmazione Economica e Bilancio del Senato, l’attuazione della riforma procede a un ritmo troppo lento. Dei 64 provvedimenti previsti, solo 17 sono stati approvati, e la scadenza per l’approvazione dei Testi Unici è stata posticipata al 2025, creando il rischio di ulteriori ritardi.
Fabrizio Sala, parlamentare di Forza Italia in Commissione Finanze a Montecitorio, ha difeso il governo, sostenendo che il rinvio è giustificato dalla necessità di elaborare testi che rispondano alle esigenze attuali e abbiano una durata a lungo termine.
Anche Emiliano Fenu del M5S ha sottolineato come il ritardo nell’attuazione delle norme abbia complicato ulteriormente un sistema già macchinoso, aggravando la situazione per contribuenti e professionisti.
Nel corso del dibattito, moderato da Anna Maria Belforte, Sabatino Broccolini, commercialista e revisore legale di Teramo, ha espresso preoccupazione per il fatto che, pur essendo a metà del percorso di realizzazione della riforma, il ritardo accumulato possa ostacolare il raggiungimento degli obiettivi, soprattutto in termini di miglioramento del rapporto tra fisco e contribuenti.
In chiusura Paolo Longoni, consigliere dell’Istituto Nazionale Esperti contabili, ha rincarato la dose, evidenziando come i nuovi provvedimenti stiano producendo ulteriori regole e obblighi, contrariamente all’intento di semplificazione. Longoni ha anche sottolineato che alcuni decreti, come il decreto 108, sono stati approvati tardivamente rispetto alle scadenze previste, suscitando dubbi sull’efficacia complessiva della riforma.