Roma, 16 gen. (Adnkronos Salute) – Verso la conclusione l'iter di riforma dell'Aifa, l'Agenzia italiana del farmaco. Pubblicato in Gazzetta ufficiale del 15 gennaio il decreto ministeriale 8 gennaio 2024, numero 3, che contiene il ‘Regolamento recante modifiche al regolamento sull'organizzazione e sul funzionamento dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa)', che entrerà dunque in vigore il prossimo 30 gennaio. A febbraio arriveranno quindi anche le nomine dei vertici e dei nuovi organi.
Il decreto oltre ad abolire la figura del direttore generale, mantenendo invece il presidente quale organo e rappresentante legale dell'Aifa, istituisce anche le figure dirigenziali di livello generale del direttore amministrativo e del direttore tecnico-scientifico; prevede inoltre la soppressione della Commissione consultiva tecnico-scientifica e del Comitato prezzi e rimborso, operanti presso l'Agenzia, e la contestuale istituzione della Commissione scientifica ed economica del farmaco, cui sono attribuite le relative funzioni; la modifica della composizione del consiglio di amministrazione, costituito dal presidente e da quattro componenti, di cui uno designato dal ministro della Salute, uno designato dal ministro dell'Economia e delle Finanze e due dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano.
Il presidente è nominato con decreto del ministro della Salute, d'intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, sentito il Ministro dell'economia e delle finanze. L'incarico di presidente è esclusivo e comporta il divieto di svolgere altre attività professionali pubbliche e private, anche occasionali. Il direttore tecnico-scientifico è conferito, con decreto del ministro della Salute, sentiti il ministro dell'Economia e delle Finanze e la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, a persona in possesso di diploma di laurea magistrale o specialistica, ovvero di laurea conseguita in base al previgente ordinamento, in discipline sanitarie o titoli equipollenti od equiparati, secondo le disposizioni vigenti in materia nonché di requisiti di comprovata professionalità ed esperienza sul piano tecnico-scientifico nel settore dei farmaci.