Palermo, 6 feb. (Adnkronos) – "La presenza della criminalità mafiosa e del malaffare, in particolare nel settore delle discariche, è ampiamente comprovata dalle indagini di settore, ma soprattutto dai provvedimenti dell’Autorità giudiziaria, in taluni casi anche molto recenti". E' la denuncia del Governatore siciliano, Renato Schifani audito alla Commissione Ecomafie. "A conferma di ciò v’è da rilevare come ben due società operanti nel settore, sottoposte a misure di prevenzione antimafia (è di pochi mesi fa la pronuncia di confisca da parte del Tribunale di Catania), che facevano capo allo stesso gruppo imprenditoriale, abbiano intrapreso un contenzioso giudiziario contro la struttura commissariale per ottenere l’annullamento (accompagnato dalla domanda di sospensione) dell’ordinanza che approva il piano rifiuti- spiega Schifani – Ciò a dimostrare che, al di là della piena regolarità dei ricorsi avallati dai custodi giudiziari a tutela dei valori patrimoniali delle aziende confiscate, il settore sia soggetto a forte inquinamento dalla criminalità mafiosa. Ciò impone, tuttavia, di andare avanti spediti verso la progressiva trasformazione di un sistema ormai inefficiente e dannoso, ben sapendo che la frapposizione di ostacoli e reazioni, striscianti come palesi, di alcuni settori che hanno goduto di una rendita parassitaria sui ritardi del sistema alle iniziative di modernizzazione non si fanno e non si faranno attenderei".
"Il percorso già avviato potrà conseguire gli obiettivi prefissati per liberare la Sicilia dalla morsa di un uso irrazionale dei rifiuti, per trasformare in risorsa produttiva ed energetica, tutelando l’ambiente, quel che ancora oggi è un costo ed un peso per la collettività", conclude.