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**Rifiuti: Schifani, 'inizio lavori due termovalorizzatori entro la fine del 2026'**

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Palermo, 6 feb. (Adnkronos) - "Il cronoprogramma relativo alla realizzazione dei due impianti prevede la consegna e l’inizio dei lavori di costruzione entro la fine del 2026. Il PRGR adottato prevede, in conformità a quanto disposto dall’art. 14-quater, la realizzazione di du...

Palermo, 6 feb. (Adnkronos) – "Il cronoprogramma relativo alla realizzazione dei due impianti prevede la consegna e l’inizio dei lavori di costruzione entro la fine del 2026. Il PRGR adottato prevede, in conformità a quanto disposto dall’art. 14-quater, la realizzazione di due Termovalorizzatori, da ubicarsi nelle zone industriali di Palermo e Catania, finanziati nel limite complessivo di 800 milioni di euro nell’ambito dell’Accordo Coesione FSC 2021-2027 sottoscritto con il Presidente del Consiglio ed approvato dal Cipess". Così il Presidente della regione siciliana Renato Schifani, durante l'audizione davanti alla Commissione Ecomafie. "I due Termovalorizzatori verranno progettati garantendo le seguenti prestazioni: capacità di trattamento di 300.000 ton/anno di scarti (circa 38 tonnellate l'ora, considerando una disponibilità annuale di 8.000 ore), dalle operazioni di pretrattamento nelle piattaforme regionali, di Rifiuti Indifferenziati (RI), della frazione secca dei Rifiuti Differenziati (RD) e dei Rifiuti Organici (RO) (complessivamente, 600.000 tonnellate); potenza elettrica installata, 25 MWe (complessivamente, 50 MWe)".

E ancora: "Essi costituiscono gli elementi chiave per raggiungere l’obiettivo di ridurre drasticamente la percentuale di rifiuti destinati alle discariche, come richiesto dalla Direttiva UE 2018/850, che prevede un limite massimo del 10% di rifiuti conferiti in discarica entro il 2035. Consentiranno inoltre di: superare le condizioni di fragilità del sistema di gestione dei rifiuti urbani nella Regione Siciliana,"assicurare il completamento della rete impiantistica integrata nel rispetto delle migliori tecniche disponibili (BATBest Available Techniques); smaltire la fase residuale proveniente dalla gestione dei rifiuti, compresi quelli generati nell’ambito delle attività di riciclaggio o di recupero, che risultino non più recuperabili; ridurre i movimenti di rifiuti, azzerando del tutto il trasferimento fuori regione. dice Schifani – adottare metodi e di tecnologie più idonei a garantire un alto grado di protezione dell’ambiente e della salute pubblica".