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Ricordo delle vittime della ThyssenKrupp: 17 anni di attesa per giustizia

Cerimonia commemorativa per le vittime ThyssenKrupp

Familiari delle vittime chiedono giustizia dopo 17 anni dalla tragedia

Una tragedia che segna la memoria collettiva

Il segna il diciassettesimo anniversario della tragedia della ThyssenKrupp, un evento che ha lasciato un segno indelebile nella comunità di Torino e in tutta Italia. L’incendio che devastò lo stabilimento piemontese dell’azienda tedesca costò la vita a sette operai, un dramma che ha scosso non solo le famiglie delle vittime, ma anche l’intera nazione. Ogni anno, i familiari si riuniscono al cimitero Monumentale di Torino per commemorare i loro cari, un momento di raccoglimento e di richiesta di giustizia che continua a rimanere inascoltata.

Giustizia e impunità: una lotta senza fine

Nonostante le condanne emesse nei confronti dei dirigenti responsabili, la sensazione di impunità persiste. L’allora amministratore delegato Herald Espenhahn è stato condannato a poco più di nove anni per omicidio volontario con dolo eventuale, mentre altri dirigenti hanno ricevuto pene per omicidio ed incendio colposi. Tuttavia, la pena di Espenhahn è stata scontata solo a partire dallo scorso anno, e attualmente si trova in regime di semilibertà. Questo ha alimentato il senso di ingiustizia tra i familiari delle vittime, che continuano a chiedere risposte e responsabilità.

Le parole dei familiari: un grido di dolore e speranza

Durante la commemorazione, le emozioni sono palpabili. Rosina Platì, madre di una delle vittime, esprime il dolore e la frustrazione di chi ha perso un figlio in circostanze così tragiche. “Per noi giustizia non è stata fatta, dicono che la legge è uguale per tutti ma non è vero”, afferma con voce rotta dall’emozione. Le sue parole risuonano come un grido di dolore, ma anche come un appello alla società affinché non dimentichi le vittime e le ingiustizie subite. La lotta per la giustizia continua, e i familiari non intendono arrendersi.