Richiamo Latteria Soresina: un altro ritiro di lotti per gusto anomalo

Un altro richiamo ha interessato il latte fresco della Latteria Soresina che, dopo quello subito dagli scaffali di Esselunga, per problema di tipo organolettico

Il latte fresco della Latteria Soresina è al centro di un nuovo richiamo, coinvolgendo diversi supermercati italiani dopo il recente ritiro dagli scaffali di Esselunga.

Richiamo Latteria Soresina: un altro ritiro di lotti per gusto anomalo

Il motivo sarebbe causato da segnalazioni di un “gusto anomalo” sia nel latte pastorizzato intero che parzialmente scremato.

Il Ministero della Salute ha emesso una nota dettagliata riguardante il ritiro di sette prodotti della Latteria Soresina, questi includono varietà di latte fresco vendute presso Unes, Migross, Carrefour e Iper. Tutti i prodotti richiamati sono stati prodotti presso la Latteria Soresina di via dei Mille, identificati dal marchio IT 03 171 CE, nello specifico si fa riferimento al sito quifinanza.it, dove sono elencati tutti i prodotti nel dettaglio.

I prodotti coinvolti includono latte fresco pastorizzato intero e parzialmente scremato con data di scadenza fissata al 9 maggio 2024. Il consiglio è di non consumare il prodotto e di restituirlo al punto vendita, contattando il servizio clienti.

Ritirati alcuni lotti dai supermercati di Latteria Soresina

La Latteria Soresina ha chiarito che i ritiri sono precauzionali, poiché non ci sono rischi per la salute anche se il latte venisse consumato. Il problema sembra essere di natura organolettica, con la materia prima alterata che influisce sul sapore del latte.

I lotti interessati riguardano quelli prodotti in una singola giornata, con data di scadenza comune al 9 maggio 2024.

Il Ministero della Salute continua a monitorare attentamente la sicurezza alimentare, garantendo che gli operatori del settore alimentare informino i consumatori su eventuali non conformità nei prodotti e ritirino dal mercato quelli a rischio. In caso di vendita già avvenuta, gli operatori devono procedere con il richiamo, informando i consumatori attraverso i punti vendita e il portale del Ministero della Salute.