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Rete Tim, confermata la data di cessione a Kkr: le novità in arrivo

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Tim cede NetCo a Kkr il 1 luglio 2024. I dettagli della vendita e come potenzialmente potrebbe cambiare il futuro delle telecomunicazioni in Italia.

TIM ha annunciato che il perfezionamento della cessione di NetCo al fondo KKR avverrà il 1 luglio 2024. L’operazione, approvata dalla Commissione Europea a maggio, prevede la cessione del 100% di NetCo a Optics BidCo, un veicolo d’acquisizione posseduto da KKR, per un totale di circa 22 miliardi di euro.

Rete Tim, confermata la data di cessione a Kkr: le novità in arrivo

Di questi, 18,8 miliardi rappresentano il valore base della rete fissa, mentre fino a 3,2 miliardi costituiscono un “earn out” legato al raggiungimento di determinati obiettivi di performance futuri.

NetCo, che include le attività di rete fissa primaria e dorsale di TIM e FiberCop (una joint venture tra TIM e KKR), diventerà una società indipendente con l’obiettivo di accelerare lo sviluppo della fibra ottica in Italia. Come risultato della cessione, TIM modificherà il suo calendario societario 2024, con il Consiglio di amministrazione che si riunirà il 31 luglio per esaminare i dati preconsuntivi al 30 giugno e il 26 settembre per approvare la relazione intermedia sulla gestione.

Rete Tim, è ufficiale la data della cessione a Kkr: cosa cambierà?

La vendita era stata approvata dal Consiglio di amministrazione di TIM a novembre scorso, dopo aver negoziato esclusivamente con KKR e aver avviato un dialogo con il Ministero dell’Economia per garantire una presenza italiana nella nuova NetCo. La Commissione Europea ha valutato che l’operazione non ridurrà significativamente la concorrenza nel mercato all’ingrosso dei servizi di accesso alla banda larga in Italia.

Attualmente, la rete fissa in fibra e rame di TIM copre quasi l’89% delle famiglie italiane, con oltre 23 milioni di chilometri di cavi in fibra. Dopo la vendita, TIM trasferirà più della metà dei suoi dipendenti italiani alla nuova società e ridurrà il debito di 14 miliardi di euro. Questo permetterà a TIM di aumentare la flessibilità commerciale, competere nel mercato dei servizi retail e esplorare nuove opportunità di fusioni e acquisizioni. TIM manterrà le divisioni Consumer ed Enterprise e continuerà a operare in Brasile tramite TIM Brasil.