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Sono in corso le perquisizioni negli ospedali Villa Sofia e Civico di Palermo nell’ambito dell’inchiesta sulle coperture di Matteo Messina Denaro durante la latitanza.
Messina Denaro: perquisizioni in due ospedali di Palermo
L’operazione, coordinata dalla Dda di Palermo e dal procuratore Maurizio de Lucia, punta a smantellare la rete di connivenze che ha supportato il capomafia, anche nel settore sanitario.
Messina Denaro, perquisizioni in due ospedali di Palermo: un indagato
Nell’inchiesta della Dda di Palermo, che oggi ha coinvolto perquisizioni negli ospedali Civico e Villa Sofia, è indagato per favoreggiamento aggravato del boss Matteo Messina Denaro il medico oculista Antonino Pioppo, 69 anni, primario prima a Villa Sofia e attualmente al Civico.
I magistrati hanno accertato che il medico visitò il boss nel suo studio privato almeno una volta. Durante le indagini, gli inquirenti trovarono nel covo di Campobello di Mazara due ricette firmate dal primario.
Pene ridotte dalla Corte d’appello di Palermo
La Corte d’appello di Palermo ha ridotto le pene inflitte in primo grado a Lorena Lanceri, amante del boss Matteo Messina Denaro, e a suo marito Emanuele Bonafede.
In primo grado, la donna era stata condannata a 13 anni e 4 mesi di reclusione per associazione mafiosa, ma in appello i reati sono stati riformulati in favoreggiamento personale e procurata inosservanza della pena, con una pena ridotta a 5 anni e 8 mesi.
Pena più lieve anche per Emanuele Bonafede, condannato a 4 anni e 4 mesi per gli stessi reati della moglie, rispetto ai 6 anni e 8 mesi stabiliti in primo grado.