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Rete 5G: i timori dei comuni italiani

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Rete 5G: la lunga marcia per estenderla su tutto il territorio nazionale, ma i comuni italiani la temono.

Negli ultimi anni, i governi italiani hanno tentato di accelerare la diffusione della rete mobile veloce 5G, approvando misure per superare le resistenze locali. Tuttavia, questi sforzi si sono scontrati con la tenace opposizione di molti sindaci, ostacolando il piano di estendere la copertura 5G nelle aree rurali dove la connessione è carente. Molti sono i comuni italiani che temono ancora tale rete

Perché i comuni italiani temono la rete 5G

Le motivazioni dietro le resistenze sono diverse e spesso complesse. Alcune amministrazioni locali temono l’impatto estetico delle antenne 5G sul paesaggio, mentre altre nutrono dubbi sulla sicurezza della tecnologia e sui suoi potenziali effetti sulla salute. Preoccupazioni, tuttavia, non sempre fondate del tutto.

Che cos’è la rete 5G

Il 5G, acronimo di quinta generazione, rappresenta l’evoluzione più recente nello standard per le telecomunicazioni mobili, destinata a rivoluzionare il modo in cui utilizziamo i nostri smartphone e altri dispositivi.

Un investimento oneroso

Molti governi, tra cui l’Italia, hanno stanziato fondi pubblici per implementare il 5G sul proprio territorio. Questo ha portato all’installazione di un numero considerevole di nuove antenne, posizionate sui tetti degli edifici nelle città o su appositi pali lungo le strade.

Queste antenne sono il cuore della rete 5G e funzionano utilizzando le onde elettromagnetiche per trasmettere e ricevere il segnale dagli smartphone e altri dispositivi compatibili. Le onde elettromagnetiche sono una forma di radiazione non ionizzante, simile alla luce e alle onde radio, che viaggia a velocità di luce.