Resistenza: Ok unanime Camera a legge per Giornata Internati, testo passa al Senato

Roma, 19 set. (Adnkronos) - Via libera all'unanimità della Camera alla proposta di legge, nata su iniziativa del deputato di Forza Italia Giorgio Mulè e abbinata a quella della leghista Laura Cavandoli, per l'istituzione della "Giornata degli internati italiani nei campi...

Roma, 19 set.

(Adnkronos) – Via libera all'unanimità della Camera alla proposta di legge, nata su iniziativa del deputato di Forza Italia Giorgio Mulè e abbinata a quella della leghista Laura Cavandoli, per l'istituzione della "Giornata degli internati italiani nei campi di concentramento tedeschi durante la Seconda guerra mondiale", che passa ora all'esame del Senato. Data scelta il 20 settembre, perchè proprio in quel giorno del 1943, la Germania nazista modificò unilateralmente lo status dei militari italiani da prigionieri di guerra a internati militari.

Tra l'estate del 1943 e la fine della guerra furono 800mila gli italiani, militari e civili, che vennero trasferiti coattivamente nel territorio del Terzo Reich, per essere impiegati come forza lavoro nell'economia bellica tedesca. Il gruppo più numeroso, oltre 650 mila, fu quello degli Internati militari italiani la cui storia iniziò dopo l'8 settembre 1943. Costretti a consegnare le armi, migliaia di soldati furono posti di fronte alla richiesta di continuare a collaborare con le truppe tedesche e con la Repubblica di Salò: una parte limitata accettò, alcuni riuscirono a fuggire, altri furono uccisi durante una serie di combattimenti.

Circa 50mila, tra coloro che non accettarono la collaborazione, persero la vita nel corso della prigionia per malattie, denutrizione, esecuzioni e bombardamenti.

La Giornata vuole ricordare con manifestazioni pubbliche, incontri, dibattiti, momenti comuni di ricordo e di riflessione, ricerche e pubblicazioni, i cittadini italiani, militari e civili, internati nei campi di concentramento nazista, a causa del proprio rifiuto di collaborare con il nazionalsocialismo dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, prevedendo il coinvolgimento pubblico delle scuole di ogni ordine e grado e delle università e che in occasione della celebrazione venga conferita, con cerimonia pubblica, la medaglia d'onore.