> > Renato Zero ha dichiarato riguardo agli insulti omofobi: «Non erano altro ch...

Renato Zero ha dichiarato riguardo agli insulti omofobi: «Non erano altro che incitamenti. A 74 anni, il mio desiderio di libertà è ciò che mi spinge, senza più decorazioni e fronzoli».

1216x832 02 11 00 47 295872804

Renato Zero continua a fare concerti nel suo tour "Autoritratto", anche nel giorno del suo compleanno. In un recente spettacolo a Milano, ha condiviso riflessioni sul passato e visioni del futuro, sottolineando l'importanza di combattere per distinguersi. Nonostante le sfide incontrate, come l'indifferenza del sindaco e le difficoltà nel realizzare Fonopoli, Zero ha mantenuto la sua voce attiva. A 74 anni, il suo desiderio di libertà e indipendenza si manifesta in modi diversi, lontano dai suoi tradizionali costumi. L'artista non teme più insulti sulla sua omosessualità e considera le sfide passate come incentivi per il successo.

Renato Zero continua a percorrere la sua strada senza intenzione di fermarsi, nemmeno in occasione del suo compleanno. Il tour “Autoritratto” prevede circa 40 concerti, incluso quello del 30 settembre, giorno della sua nascita. Ha accolto il nuovo giorno sul palco del Forum di Assago, a Milano, circondato dall’entusiasmo dei fan e dai calorosi auguri del pubblico. Dopo lo spettacolo, la celebrazione è continuata dietro le quinte. In un’intervista al Corriere della Sera, l’artista ha condiviso la sua visione sul futuro e riflessioni sul passato, enfatizzando l’importanza di distinguersi e combattere, anche senza abiti appariscenti. Renato Zero, che è stato e continuerà ad essere un cantante e musicista, si è lasciato alle spalle un passato di battaglie. Nonostante le delusioni, come l’indifferenza del sindaco di allora e le complessità nel realizzare Fonopoli, non ha mai smesso di farsi sentire. Oggi la sua espressione trova nuove forme: a 74 anni, il suo desiderio di libertà e indipendenza si manifesta in un modo diverso, allontanandosi dai costumi di un tempo. Finalmente, oggi non deve più temere insulti legati alla sua omosessualità.

L’artista riconosce che anche le esperienze passate erano principalmente “incentivi: se riesci a oltrepassare quella deprimente situazione, avrai successo”. Spesso mi fermavo a conversare con i giovani del quartiere. Era chiaro che condividevamo lo stesso desiderio di libertà; alla fine, mi dicevano: “Ecco il nostro numero, se hai problemi, contattaci.”