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**Regionali: stallo centrodestra, Donzelli vede Meloni, su Sardegna Fdi ferma su Truzzu**

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Roma, 9 gen. (Adnkronos) - La Lega ribadisce il sostegno al presidente sardo uscente Christian Solinas: "Nessun passo indietro", il diktat che filtra dal Carroccio. Ed è muro contro muro, perché anche Fdi mantiene la barra dritta sul sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, 'in...

Roma, 9 gen. (Adnkronos) – La Lega ribadisce il sostegno al presidente sardo uscente Christian Solinas: "Nessun passo indietro", il diktat che filtra dal Carroccio. Ed è muro contro muro, perché anche Fdi mantiene la barra dritta sul sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, 'incoronato' la settimana scorsa dal tavolo regionale dopo una riunione di ben 9 ore, contrari solo Lega e Partito sardo d'azione: "Il nome resta quello", assicurano in via della Scrofa chiudendo ogni spiraglio a un bis per Solinas.

Intanto vanno avanti le interlocuzioni nella maggioranza.

In attesa che il tavolo nazionale venga convocato -forse questa settimana ma non è escluso che slitti alla prossima- i contatti tra le 'seconde linee' chiamate a dipanare il nodo sono costanti e continui, riferiscono all'Adnkronos i beninformati. Per Fdi e Lega in campo Giovanni Donzelli e Alessandra Locatelli, che oggi scherzavano in transatlantico alla Camera allontanando le ombre di frizioni e dissidi nella maggioranza: "Saremo uniti, come al solito", la sintesi ottimista di Donzelli davanti ai cronisti. Poco prima, il responsabile dell'organizzazione di Fdi, fedelissimo della premier, era stato ricevuto da Giorgia Meloni a Palazzo Chigi.

Al momento, una riunione del tavolo nazionale non risulta in agenda. Né tantomeno sembra definito il formato. Non è detto, tutt'altro -riferiscono autorevoli fonti all'Adnkronos – che si vedano i tre leader, ovvero Meloni, Salvini e Tajani. Più probabile che -dopo le interlocuzioni di questi giorni- la sintesi sia affidata agli stessi che se ne occuparono nell'autunno scorso: oltre a Donzelli e Locatelli, Maurizio Lupi, Francesco Lollobrigida, Maurizio Gasparri, Lorenzo Cesa e Francesco Battistoni. Anche perché i nodi da sciogliere sono più d'uno e l'effetto domino -legato al caso sardo- è un rischio concreto. Su questo, Fratelli d'Italia sembra decisa a non fare concessioni: il tavolo nazionale "dovrà solo certificare quanto deciso a livello locale su Truzzu".

Fdi, ormai maggioranza nel Paese, non ci sta a tenere un solo governatore -Marco Marsilio in Abruzzo- sulle 5 regioni attese al voto. Fa la voce grossa la Lega, decisa ad assicurare la continuità non solo di Solinas in Sardegna ma anche di Donatella Tesei in Umbria. Ma anche Fi difende i suoi, chiedendo il bis in Piemonte per Alberto Cirio e per Vito Bardi in Basilicata. Un risiko di difficile soluzione, tanto più che la partita di oggi "è solo l'antipasto di quel che verrà poi", si fa notare in ambienti di Fdi.

Il grosso verrà poi, quando ci sarà da decidere i candidati governatori di Emilia Romagna e, soprattutto, del Veneto di Luca Zaia, alla sfida del terzo mandato. Rispetto al quale Fdi non fa mistero di essere convintamente contraria, lasciando poco margine -nei ragionamenti interni al partito- alla possibilità che Zaia possa intestarsi un altro giro di boa.

Intanto in Transatlantico si negano frizioni. Anche sulla fuga in avanti di Salvini, che ieri in tv ha detto chiaro che non si candiderà alle europee, Lollobrigida, assediato dai cronisti, si mostra sereno: "Giorgia ha solo proposto un confronto su questo, ma non è mica obbligatorio. Ognuno ha le mani liberi. Le ha Giorgia, le ha sempre avute, ma le ha anche Salvini…". Su quel che farà Meloni, se si candiderà o meno, Lollobrigida sostiene di non sapere: "Deciderà lei, come al solito…".