L’arcivescovo di Reggio Calabria, mons.
Giuseppe Fiorini Morosini, ha sospeso un sacerdote che, nel ruolo di rappresentante di Dio, è don Carmelo Perrello, parroco della chiesa di San Gregorio, conseguentemente al fatto che al prete è stato notificato un decreto di perquisizione da parte della Procura della Repubblica per detenzione di materiale pedopornografico. Materiale in cui la visione era di bambini, che erano alla “mercé” di uomini adulti. Il don è indagato anche per rapporti sessuali con minorenni.
Pedofilia, la Chiesa
Il Credo cattolico ultimamente è visto sotto l’aspetto di una religione che deve mettere insieme dei pezzi, Una sorta di puzzle che non è del tutto chiara. Le IENE, trasmissione di punta di Mediaset, proprio per le ultime notizie sugli abusi perpetuati dai preti pedofili, ha messo in luce le ultime testimonianze dei chierichetti. Chierichetti, che sono stati allontanati dalla possibilità di fare un percorso nel pendere la tonaca clericale proprio perché si sono esposti ai media.
Difatti, uno di loro ha denunciato di essere stato spettatore di abusi sessuali. E gli altri due ragazzi non hanno smentito. Francesco Zanardi, presidente di Rete l’Abuso, ha lasciato una intervista proprio per Notizie.it sottolineando la realtà infinita di abusi sessuali da parte dello Stato Vaticano. Zanardi ha messo proprio l’accento sulla differenza che intercorre tra pedofilia e omosessualità. Omosessualità che non è una conseguenza dell’abuso, dato che il minorenne abusato non è ancora formato nella sua sessualità.
Pedofilia, le vittime, interrogazione parlamentare
Le vittime nelle perizie medico legali sono del 50% fino ad arrivare al 90%. C’è una interrogazione parlamentare che è uscita in questi giorni. La valutazione viene fatto dalla Santa Sede in senso morale. Autori ben noti del Vaticano risultano essere insabbiati. Si evince anche il fatto che dopo la denuncia del padre spirituale, lo stesso prete è stato mandato per una vera e proprio educazione-riequilibrio allo squilibro del presunto abusante.
La difesa di un sacerdote ha la facoltà di mettere prima in luce la sua realtà emotiva facendola cadere in primo piano rispetto all’abusato.
“Nel momento in cui le vittime vogliono fare processi canonici – spiega Zanardi -, in aula ci sono dei grossi problemi. Chiediamo che il Governo proceda. Adesso non ne posso parlare ampiamente ma verrà mandato all’Onu un documento in cui ci saranno ben 9 casi in cui nei tempi del papato di Raztinger ci sono stati dei meccanismi di insabbiamento.
Quindi non sono papa Francesco, coinvolto nel caso di Don Nicola Corradi – agli arresti in questo momento -; se Corradi venisse assolto il caso decade ma ci sono molte testimonianze che dimostrano il contrario. Per non parlare dell’Istituto Provolo di Verona… . La politica dovrebbe agire in questo senso. La pedofilia è un crimine, non è un discorso religioso. E ‘inopportuna la presenza dello Stato Vaticano nel reato di pedofilia. Non c’è mai stata una ricerca di problema di fondo”.