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Un’iniziativa innovativa per la democrazia scolastica
All’istituto comprensivo Rita Borsellino di Palermo, si sta preparando un evento senza precedenti: un referendum sull’uso del grembiule scolastico. Questa iniziativa, che coinvolge circa 400 alunni, è stata ispirata da una lettera scritta da due classi di quarta elementare, che hanno espresso le loro preoccupazioni riguardo al grembiule, ritenuto scomodo e poco pratico, soprattutto durante i mesi più caldi. “Non dobbiamo per forza essere tutti uguali perché ognuno è diverso”, hanno scritto i bambini, sottolineando l’importanza dell’individualità.
La risposta della dirigente scolastica
La preside Lucia Sorce ha accolto con favore la proposta dei ragazzi, ritenendo le loro motivazioni legittime. Tuttavia, ha anche chiarito che non è possibile che solo cinquanta bambini decidano per tutti. Così, ha organizzato un vero e proprio referendum, completo di urne e scrutatori, per garantire che ogni voce venga ascoltata. Anche i più piccoli, che non hanno ancora imparato a leggere e scrivere, potranno partecipare grazie a schede elettorali semplificate, con immagini per facilitare il voto.
Un processo educativo e coinvolgente
Il maestro Giovanni Lo Monaco ha evidenziato l’entusiasmo dei bambini per questo progetto. Gli alunni si sono organizzati in gruppi per gestire ogni aspetto del referendum, dalla creazione delle schede elettorali alle urne di cartone, fino alla realizzazione di locandine informative. Questo processo non solo educa i bambini alla democrazia partecipata, ma li coinvolge attivamente nella vita scolastica, insegnando loro l’importanza di esprimere le proprie opinioni e di lavorare insieme per raggiungere un obiettivo comune.
Una proposta per un uso più flessibile del grembiule
Nella loro lettera, i bambini hanno anche suggerito un uso più flessibile del grembiule, proponendo di indossarlo solo in occasioni specifiche, come durante il pranzo, nelle lezioni di arte o quando si esce dalla scuola. Questa proposta è stata accolta dalla scuola come un’opportunità di sperimentazione, in attesa del referendum. La preside ha commentato che questo è un compito di realtà molto importante, che permette ai bambini di apprendere come si cambia una norma e di comprendere il valore della partecipazione attiva.