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Referendum: M. Meloni (Pd), 'governo ostacola fuorisede, boicotta consultazione'

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Roma, 4 mar. (Adnkronos) - “La proposta di legge per riconoscere il diritto di voto ai fuorisede in vista dei prossimi referendum dimostra la capacità delle opposizioni di lavorare insieme”. Lo ha dichiarato Marco Meloni, senatore Pd e primo firmatario del ddl sul voto ai fuorised...

Roma, 4 mar. (Adnkronos) – “La proposta di legge per riconoscere il diritto di voto ai fuorisede in vista dei prossimi referendum dimostra la capacità delle opposizioni di lavorare insieme”. Lo ha dichiarato Marco Meloni, senatore Pd e primo firmatario del ddl sul voto ai fuorisede, presentato oggi in conferenza stampa al Senato.

“Il testo di legge nasce come risposta al ministro Piantedosi, secondo il quale il sistema per garantire il voto ai fuorisede sperimentato alle scorse europee – che ha consentito a circa diciassettemila domiciliati in un comune diverso da quello di residenza di esprimere il proprio voto – non potrebbe essere applicato ai referendum indetti nel 2025 in quanto non esisterebbe la copertura legislativa necessaria. Adesso la proposta di legge c’è ed è stata depositata in entrambi i rami del Parlamento. La maggioranza – che tiene ferme in Senato le proposte per affrontare strutturalmente il tema da oltre un anno – dimostri che non è sua intenzione ostacolare il raggiungimento del quorum ai prossimi referendum. Noi proseguiremo a lavorare affinché quelle diciassettemila persone continuino ad aumentare perché rappresentano una grande conquista democratica. Alle europee il meccanismo – pur reso assai contorto dal governo – ha funzionato bene".

"Noi chiediamo un intervento strutturale ma intanto è necessario un intervento immediato per i referendum: per questo chiederemo l’immediata calendarizzazione e l’approvazione di una misura emergenziale che consenta di estendere la possibilità di partecipare al voto, almeno per i prossimi referendum, a persone che sono fuorisede per ragioni di studio, lavoro o cura. Se il governo risponderà negativamente negherà il diritto di voto a milioni di persone, e si renderebbe responsabile di una grandissima ferita alla democrazia”, ha concluso.