L’Inps ha dato il via libera alla fruizione dello sgravio contributivo per i datori di lavoro del settore privato che hanno assunto a tempo indeterminato beneficiari del Reddito di Cittadinanza (RdC) tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2023.
Reddito di cittadinanza, nuove opportunità di sgravi fiscali per chi assume
Lo sgravio, concesso per un massimo di 12 mesi, può arrivare fino a 8.000€ annui, ripartiti su base mensile senza impatti sulle pensioni dei lavoratori. Secondo la Circolare n. 75/2024 dell’Inps, i datori di lavoro possono iniziare ad applicare lo sgravio nelle denunce contributive a partire da luglio 2024. Il recupero degli arretrati per il periodo da gennaio 2023 a giugno 2024 avviene tramite i flussi Uniemens di luglio, agosto e settembre 2024.
Questo incentivo è stato introdotto dall’articolo 1, comma 294 della legge n. 197/2022 (legge di bilancio 2023) per favorire la rioccupazione dei beneficiari del RdC.
Reddito di cittadinanza, fruibili gli sgravi per chi assume
Approvato anche dalla Commissione Europea, il beneficio è destinato a tutti i datori di lavoro del settore privato e include nuove assunzioni a tempo indeterminato e trasformazioni da contratti a termine. Esclusi dallo sgravio sono il lavoro domestico, l’apprendistato e altri specifici tipi di rapporti di lavoro.
Lo sgravio consiste nell’esonero totale delle contribuzioni previdenziali datoriali, escluse le tariffe Inail, fino a un massimo di 8.000€ annui, proporzionato su base mensile. È cumulabile con altre riduzioni della contribuzione previdenziale a carico del lavoratore, ma non con altre agevolazioni simili già fruite. La procedura per fruire dello sgravio è gestita attraverso i flussi Uniemens, indicando il codice “ERCI” per le assunzioni e trasformazioni conformi alla normativa.