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Reddito di cittadinanza, la truffa: 62mila irregolari scoperti, danno da 665 milioni

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Scoperta una truffa da 665 milioni legata al reddito di cittadinanza: 62mila irregolari smascherati grazie ai controlli della Guardia di Finanza e dell’Inps.

Il reddito di cittadinanza, nato come sostegno per i più deboli, si è trasformato in una vera e propria macchina per frodare lo Stato, una truffa per alcuni Lo dicono i numeri, e sono numeri da capogiro: 62mila persone, prive dei requisiti necessari, sono riuscite a incassare 665 milioni di euro.

Reddito di cittadinanza e truffa: flussi sospetti, residenze fittizie e carte mai ritirate

Una cifra impressionante, rubata dalle casse pubbliche. E, se non bastasse, c’è chi si vantava pure sui social, magari con un video su TikTok, sventolando banconote come se fossero trofei.

Ma andiamo con ordine. La Guardia di Finanza, con il supporto dell’Inps, come riporta il giornale Libero, ha scoperchiato questo enorme vaso di Pandora. Tutto è iniziato con alcune segnalazioni: flussi anomali di richieste, spesso concentrate in specifiche zone o addirittura nello stesso Comune. Da lì, gli incroci di dati hanno fatto emergere il marcio. Prendi, ad esempio, un gruppo di cittadini rumeni che, senza mai aver vissuto stabilmente in Italia, avevano intascato oltre 20 milioni di euro. Oppure le migliaia di carte prepagate del reddito di cittadinanza mai ritirate alle Poste. Strano, no?

E non è tutto. Tra i truffatori c’erano anche persone che dichiaravano residenze fittizie o che si spacciavano per “monocomponenti” sotto i 26 anni, solo per aggirare i controlli.

Reddito di cittadinanza e truffa: oltre 60mila casi sospetti e falle nei controlli

Nel 2023, l’Inps ha analizzato più di 60mila domande sospette di persone senza alcuna documentazione valida per la residenza in Italia. Le cifre sono impressionanti: dal 2019, quando il reddito è stato introdotto, la Guardia di Finanza ha effettuato quasi 76mila controlli. Risultato? Più di 60mila casi sospetti, e migliaia di frodi accertate. Un fenomeno che non ha risparmiato nessuno, nemmeno chi, tra una truffa e l’altra, si vantava pubblicamente.

E ora? Il governo Meloni ha cancellato il reddito di cittadinanza, cercando di voltare pagina. Ma una domanda resta: come si è arrivati a questo punto? Forse, il problema era già insito nel sistema, troppo facile da aggirare. Se si pensa che bastava dichiarare una residenza inesistente o mentire sulla propria situazione familiare, viene da chiedersi: quante persone sono sfuggite ai controlli?

Alla fine, questa vicenda lascia l’amaro in bocca. Non solo per i soldi persi, ma per la fiducia tradita. E se c’è una lezione da imparare, è che i controlli purtroppo non possono mai essere un optional.