Argomenti trattati
Un nuovo caso di violenza scuote il mondo dell’atletica e dello sport.
Rebecca Cheptegei, 33 anni, è morta a causa delle gravi ustioni riportate dopo che il suo fidanzato le aveva dato fuoco domenica scorsa: lo ha annunciato il presidente del Comitato olimpico ugandese.
Rebecca Cheptegei è morta: bruciata viva dal fidanzato
Secondo la ricostruzione dei fatti fornita dalla polizia locale, un uomo identificato come il compagno di Cheptegei, Dickson Ndiema Marangach, l’avrebbe cosparsa di benzina e le avrebbe dato fuoco domenica scorsa nella sua casa di Endebess, nella contea occidentale di Trans-Nzoia.
La maratoneta è stata inizialmente soccorsa dai vicini e trasportata in ospedale a Eldoret, in Kenya. Tuttavia, le sue condizioni sono apparse subito disperate: i medici hanno cercato di intervenire dopo aver riscontrato ustioni sull’80% del corpo. L’atleta è stata ricoverata in terapia intensiva in condizioni critiche e oggi è deceduta.
“Abbiamo appreso della triste morte della nostra atleta olimpica Rebecca Cheptegei a seguito di un violento attacco da parte del suo fidanzato. Che la sua anima riposi in pace e condanniamo fermamente la violenza contro le donne”, ha dichiarato il presidente del Comitato olimpico ugandese, Donald Rukare, su X.
Anche Marangach sarebbe rimasto ferito nell’incidente, riportando ustioni del 30% sul corpo. Le sue condizioni attuali non sono state rese note.
Il racconto dell’aggressione su Rebecca Cheptegei
La donna viveva con la sorella e le due figlie a Endebess. Il quotidiano Standard ha riferito che le figlie di Cheptegei hanno assistito all’aggressione.
“Mi ha preso a calci mentre cercavo di correre in soccorso di mia madre. Ho immediatamente gridato aiuto, attirando un vicino che ha cercato di spegnere le fiamme con l’acqua, ma non è stato possibile”. Questa è stata la testimonianza di una delle figlie della donna al giornale.
Rebecca Cheptegei alle Olimpiadi 2024
Cheptegei era stata tra le protagoniste dell’atletica nelle Olimpiadi di Parigi 2024, concluse con un 44esimo posto nei 10mila metri. Nel 2010 ai Mondiali di Bydgoszcz arrivò quindicesima. Conquistò il podio, invece, nei Mondiali di cross del 2010, nella specialità a squadre e una seconda volta nei Mondiali militari di Rio de Janeiro 2011, nei 5000 metri piani.