Avete presente quando parlavamo della programmazione Sky che prende il peggio della tv commerciale o oggi lo ripropone nel satellite? Ecco, questa malattia si mescola ad un altra ancora più grave con il nuovo reality Sky Vivo Reality Game: il tentativo mal riuscito di imitare i reality americani.
Ci sono almeno un centinaio di buoni motivi per vedere il programma, ma tutti servono solo come spunto per capire cosa non va fatto in tv. Innanzitutto, usare molto male la giovane intraprendenza dei non famosi di turno, presentati nel nostro devoto riassunto quotidiano dedicato.
Quando hai 12 ex qualcosa, e questo qualcosa è pure una schifezza, il pubblico cosa vuole vedere da loro? Probabilmente che vengano messi alla prova il più possibile, che vengano letteralmente stropicciati da ostacoli e difficoltà, due petardi quantomeno. Ma com’è stato facile notare, i soldi a disposizione sono davvero pochi, basti pensare allo schema con il quale è costruita la trasmissione, che brevemente vi riassumo.
I dodici concorrenti divisi in coppie da due (un uomo e una donna) hanno vissuto una settimana in Messico per poi fare il grosso delle prove per raggiungere l’ambito premio (partecipare ad una nuova edizione del programma!) in Calabria, e questo già basta per capire l’impianto “low-cost” del reality. Secondo: le prove, se mi metto io e un paio di amici, le posso fare tutte uguali spendendo non più di cinquemila euro. Infatti le prove vanno dal buttarsi giù da una torre con una carrucola (lo fanno anche i ragazzini delle medie), buttarsi in una pozza d’acqua (lo fanno anche quelli delle elementari) e farsi trasportare da un delfino. Brr, che paura.
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